Giornata celebrativa, negli studi di Sky Sport24 per l’impresa di Como, fresco di promozione in Serie A dopo 21 anni. Allenatore ospite Cesc Fabregas: “Abbiamo creato un capolavoro, abbiamo cambiato mentalità, abbiamo pensato che il sogno potesse diventare realtà, e così è stato. Sono molto orgoglioso dei ragazzi. Spero di restare qui in Serie A, mi sento a casa”.
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Continuano i festeggiamenti per il ritorno del Como in Serie A. Alcuni protagonisti sono arrivati agli studi Sky per raccontare la cavalcata che ha riportato la squadra comasca nella massima serie dopo 21 anni. Tra questi anche l’allenatore Cesc Fabregas: “Vedere le immagini della festa mi rende felice, il Como ha sofferto molto negli ultimi 20 anni, ma ora è arrivato un proprietario che ci crede e ha fatto le cose nel modo giusto e con gravità. Certo, avremmo dovuto vincere contro il Cosenza, ma abbiamo comunque realizzato un capolavoro: abbiamo cambiato mentalità, pensavamo che il sogno potesse diventare realtà, e così è stato”. Fabregas è arrivato a Como lo scorso anno da giocatore e poi ha deciso di smettere per dedicarsi al ruolo di allenatore: “Mi sarebbe piaciuto giocare un anno in più, ma mi sentivo pronto per guardare avanti e prendere in mano le redini di questo progetto. Conoscere lo spogliatoio è stato sicuramente un ottimo punto di partenza, anche se chiaramente il rapporto è un po’ cambiato, non ero più loro amico ma il loro allenatore. Finire settimo, ottavo, sarebbe già stato un sogno, ma sapevamo che sarebbe stato possibile vincere il campionato. Abbiamo lavorato su tante opzioni tattiche, siamo cresciuti”.
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Fabregas: “Mi piacerebbe restare qui. mi sento a casa”
Fabregas ha accennato anche al suo futuro: “Vorrei restare. Mi sento a casa qui, ma vediamo. Penso che avremo novità tra una o due settimane. Sono molto felice qui”. La proprietà del Como è la più ricca d’Italia e non solo, i tifosi hanno appena smesso di festeggiare e sognano già grandi giocatori per il prossimo campionato: “Dobbiamo lavorare e fare una squadra forte, Vogliamo restare in Serie A. Voglio vincere, non siamo qui per giocare per non vincere. Poi vedremo dove arriveremo a fine campionato. La qualità tecnica sarà ancora più elevata, dovremmo difendere meglio e gestire meglio la palla, bisognerà crescere per capire cosa vogliamo fare in futuro. Ci vorrà personalità per affrontare chiunque a testa alta; e affrontare allenatori molto forti sarà un test molto importante per me“
