Tour de France, libro dedicato ai campioni italiani passati alla storia – .

Tour de France, libro dedicato ai campioni italiani passati alla storia – .
Tour de France, libro dedicato ai campioni italiani passati alla storia – .

L’hanno vinta due volte Ottavio Bottecchia, Gino Bartali e Fausto Coppi, una volta Gastone Nencini, Felice Gimondi, Marco Pantani e Vincenzo Nibali, messi insieme sono dieci successi che hanno fatto arrabbiare i francesi. Sono gli italiani che hanno trionfato al Tour de France, storie di grandi campioni e uomini quasi leggendari che Claudio Barbieri e Alberto Pontara hanno voluto raccontare nel loro libro presentato a Palazzo Farnese.

i dettagli dell’evento

Un evento organizzato dal Panathlon Piacenza La Primogenita e che rientra nelle iniziative di preparazione alla tappa piacentina della Grande Boucle. A fare gli onori di casa sarà il presidente del Panathlon Piacenza La Primogenita Paolo Gentilotti, insieme all’assessore allo sport Mario Dadati e al direttore editoriale di Libertà Gian Luca Rocco, per un evento che si inserisce nelle iniziative di preparazione alla tappa piacentina della Grande Bouclè.

TOUR DE FRANCE A PIACENZA

“Ci aspetta un evento storico, unico e per me irripetibile – ha detto Barbieri – perché se in futuro si deciderà di lasciare nuovamente l’Italia sarà difficile scegliere nuovamente la location di Piacenza per ospitare una tappa, quindi questa è di un evento incredibile visto che è il terzo evento sportivo più seguito al mondo, sarà una grande opportunità per le città che ne faranno parte”. La storia che lo ha colpito di più? “Quello di Coppi perché sono di Voghera che dista circa 15 chilometri da Castellania che è la sua città natale, fin da bambino ho sempre sentito aneddoti e curiosità da chi lo ha conosciuto, compreso mio nonno”. “Tra le storie che più mi hanno colpito – ha risposto Pontara – c’è quella di Gastone Nencini. Nella penultima tappa la carovana è passata davanti alla casa di Chalres de Gaulle e il direttore di corsa ha deciso di fermare i corridori proprio in quel punto, senza che il gruppo capisse bene il motivo per cui si fermassero in quel momento. In quel momento il principale avversario di Nencini, il francese Pierre Beuffeuil, ne approfittò per scattare e vincere la tappa, affermando poi “Ho sempre votato per de Gaulle!”… un episodio che mi ha sempre fatto sorridere”.

 
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