Parma, il Como punta al Tardini in Serie A – .

Parma, il Como punta al Tardini in Serie A – .
Parma, il Como punta al Tardini in Serie A – .

Chissà quanti anni rimarranno al “vecchio” stadio Ennio Tardini, che sicuramente ospiterà un’altra stagione di grande calcio a certi livelli.

Non ne avrà bisogno solo il Parma, sempre in attesa di sviluppi sul progetto del nuovo stadio (e, di conseguenza, sull’annosa questione del provvisorio). Anche l’altra neopromossa dalla Serie B, il Como, ha bisogno di un provvisorio. E la scelta della squadra comasca, tornata nella massima serie 21 anni dopo l’ultima volta, ricade proprio sul tempio del calcio parmense, visto che lo stadio Sinigaglia non risponde ai requisiti richiesti dalla categoria superiore. Così, scartate le ipotesi di altre località logisticamente più convenienti in Lombardia (Monza, Bergamo, Cremona, Brescia), ma con le quali potrebbero esserci problemi di ordine pubblico, Como «andare subito a Parma. Quello che fino a pochi giorni fa – scrive il quotidiano comasco La Provincia – era una preferenza vaga, un’indicazione, ora è diventata una strategia chiara: il club comasco ha scelto lo stadio emiliano per chiedere ospitalità nel caso in cui il Sinigaglia non fosse pronto per l’inizio del campionato”.

Il club della ricca famiglia indonesiana Hartono non ha, al momento, altra strada se non quella che porta al Ducato, alla luce dei rapporti distesi tra i due tifosi. Il Como, però, deve passare velocemente dal campo delle ipotesi a quello dei fatti e sperare in una risposta positiva da parte del Comune di Parma, che per ora non sembra esistere: «una richiesta ufficiale sarebbe arrivata tramite posta elettronica certificata da Como 1907. […] La richiesta del Como sarebbe valida fino a metà ottobre. Quindi sette partite, più una di Coppa Italia. Poi è normale che la sicurezza chieda il sistema con un margine di sicurezza adeguato, ma…” .
La beffa, per i comaschi, sarebbe quella di ritrovarsi senza una casa adeguata, come accaduto all’inizio del campionato di Serie B 2023/2024 con i cugini Lecco, costretti alla spasmodica ricerca di uno stadio (Padova! ) dove hanno potuto giocare le prime partite. Lo spiega l’articolo de La Provincia «A spaventare non è tanto la trasmigrazione dei tifosi azzurri, ma la possibile partecipazione di numerosi tifosi dei “big” eventualmente coinvolti. Raddoppiata la gestione dell’ordine pubblico, una ogni domenica, per due mesi. Un “no” definitivo sarebbe un problema. Alternative? Forse Piacenza? Il Como dovrà comunicare alla Lega entro il 4 giugno la struttura alternativa dove disputare le partite, senza la quale non sarà possibile effettuare l’iscrizione”.

 
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