idea della trappola. E il Pd sventola la Costituzione alla Camera – .

idea della trappola. E il Pd sventola la Costituzione alla Camera – .
idea della trappola. E il Pd sventola la Costituzione alla Camera – .

ROMA – Ignazio La Russa montare il “canguro”. Il Partito Democratico agita le braccia con la Costituzione in mano. Ma per una parte di FdI il presidente del Senato è addirittura troppo morbido (morbido, La Russa…) e vorrebbe che fosse lui a scatenare il terminatore degli emendamenti: la famigerata trappola. Scene da Palazzo Madama, dove ieri sono iniziate le votazioni per il premier. La Camera entrò immediatamente in modalità squillo. A un certo punto del pomeriggio, ad esempio, i Fratelli si convinsero che l’opposizione volesse occupare i banchi del governo e fu mandata a vigilare una pattuglia di meloniani ben piazzati (il veneziano in testa Luca De Carlo, taglia del giocatore di rugby). Alla fine non c’era un’occupazione, ma c’era tensione, solo tensione verbale. Sono intervenuti anche i commessi del negozio.

Tutti i rischi del premierato, dei governi tecnici che hanno salvato il Paese sono impossibili

di Carlo Bastasino

22 maggio 2024

Il fatto è che la maggioranza ha fretta di chiudere, per ottenere un primo consenso in vista delle elezioni europee. Tuttavia il centrosinistra ha scaricato 3.000 emendamenti negli uffici presidenziali. Impossibile quindi arrivare alla dama durante la pausa elettorale.

Per ora la Russia ha deciso di sfruttare “questo benedetto canguro” (parole sue), cioè la possibilità di saltare il voto sugli emendamenti quasi identici, quelli ciclostilati dall’opposizione per allungare i tempi. Ieri, con questo stratagemma, ne ha cancellate 35. Proteste da sinistra. «Ma il canguro è una decisione inappellabile del presidente», è la difesa di La Russa, che aveva portato con sé una sfilza di precedenti «fino al 1996».

Sono però 1.800 gli emendamenti “canguro”, il neologismo del Palazzo. Rimarrebbero 1.200 a votare. Troppi. Quindi cosa facciamo? Da via della Scrofa pressano La Russa perché i tempi sono contingenti, per approvare il testo entro il 30. Il presidente del Senato non sembra convinto, ma la trappola, sussurrano da FdI, è più che un’opzione.

Premierato, the Times: il piano di riforme di Giorgia Meloni “fa eco a Mussolini”

a cura della redazione Politica

16 maggio 2024

L’opposizione sta tentando di tutto per bloccare il meccanismo. Il Pd, con 5S e Avs, ha protestato sventolando la Carta, contro la riforma “che la vuole distruggere”, parole del capogruppo dem Francesco Boccia.

I senatori di FdI si erano accorti che i loro colleghi di minoranza avevano i libretti della Costituzione, e così si sono fatti portare da un commesso di negozio altri simili, per esibirsi nella stessa sventola. «Bene, tutti con la Costituzione. Ottimale”. Il sorriso di La Russa. “Ma non fare propaganda.” Marcello Pera, eletto con FdI, ha preso ancora una volta le distanze dalla riforma del suo partito, evocando “l’uomo unico al comando”. Il Meloniano Andrea De Priamo intanto si è fatto beffe della sinistra: “Attuate un ostruzionismo estremo per difendere i senatori a vita”. Controversia e situazionismo. Come quando il leader di IV, Enrico Borghi, chiese di parlare, alzando il braccio destro. Risposta di La Russa, che era uno specialista del genere: «Senatore, stia attento con quella mano». Dietro le quinte, intanto, la maggioranza discute sulla legge elettorale che dovrebbe accompagnare il premierato. Il ministro Caselli autostradali, l’altro ieri, sembrava alludere al ballottaggio. Ma la Lega già si mette di mezzo: non se ne parla.

 
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