Anna Oxa era ieri in tribunale a Perugia per partecipare all’udienza preliminare per rispondere alle accuse di violazione della privacy avanzate dal sostituto procuratore Giuseppe Petrazzini. Accuse che nascono dalla denuncia di un uomo, parte civile, che contesta la pubblicazione sui social relativa alla cantante di alcuni audio che contenevano dati riservati sulla sua vita e sulla sua sfera personale. Audio pubblicato anche se solo per pochi minuti, secondo la denuncia, ma su una pagina da oltre 50mila follower.
I legali di Oxa hanno sollevato l’incompetenza territoriale davanti al giudice Francesco Loschi, sulla quale ora si pronuncerà la Corte di Cassazione: in autunno si saprà quindi se il procedimento proseguirà o meno a Perugia. I fatti contestati risalgono al 2019, ma la società Oxarte in un comunicato su Facebook ha voluto ribadire la “totale estraneità” della cantante e del suo manager, indagati insieme ad altri membri dello staff. Raccontando anche di una battaglia basata su denunce con l’uomo che, secondo quanto riferisce la società, fu condannato nel 2023 in un processo in cui la vittima era l’artista stesso.