La campagna elettorale entra nel vivo e arrivano subito le prime gaffe da parte dei candidati.
La fantasia della lista Imagine è tanta da confondere il “Leonardo Bianchi di Napoli” con il padiglione “Leonardo Bianchi” di Aversa situato all’interno della Maddalena. E come se non bastasse, c’è il candidato Ivan Giglio, dei Noi Aversani, che ritiene che Cimarosa “abbia dato vita ad alcune delle opere più amate” in casa Cimarosa, dimenticando, o forse ignorando, che il compositore all’epoca alla tenera età di quattro anni dovette lasciare la sua città natale per recarsi con la famiglia a Napoli.
E c’è di più. È Alfonso Oliva, deux ex machina della lista Italia – Aversa a ‘vincere’ il premio per aver fatto affiggere il primo manifesto illegale in spazi destinati alla pubblicità non elettorale. E poi c’è la candidata Olga Diana che non disdegna, in barba al codice della strada e alle più elementari norme di sicurezza, di pubblicare sui social stories lei al volante della sua auto.
Ma la gaffe e la violazione più grave è quella del Comune di Aversa guidato dal commissario straordinario Gerardina Basilicata nonché dal segretario generale Giovanni Schiano Colella di Lavina che, a due settimane dalla presentazione delle liste, non hanno ancora assicurato che su Sono state pubblicate le liste elettorali ed i programmi del sito web del Comune.