la visita del presidente Sergio Mattarella – .

la visita del presidente Sergio Mattarella – .
la visita del presidente Sergio Mattarella – .

Ventunesimo numero dell’anno per la Gazzetta d’Asti che spegne 125 candeline nel 2024. Ecco i principali argomenti trattati nel quotidiano in edicola da venerdì 24 maggio 2024

A Goria va la gratitudine della Repubblica Italiana

Il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella ha reso omaggio a un grande politico astigiano, Gianni Goria, dedicandoglielo ieri mattina al Teatro Alfieri, dove era in programma un convegno promosso dalla Fondazione “Giovanni Goria” in occasione del 30° anniversario della morte del ex Presidente del Consiglio e per il suo ventesimo anniversario.

Mattarella era stato scelto da Goria per il suo primo governo da ministro senza portafoglio.

Per questo importante anniversario ha quindi accettato l’invito rivoltogli dal figlio di Goria, Marco, dalla sorella Paola e dalla vedova Eugenia. Il Capo dello Stato è arrivato in teatro intorno alle 10.40 accompagnato dal governatore del Piemonte Alberto Cirio e dal prefetto Claudio Ventrice. Tra il pubblico le autorità, tra cui il vescovo di Asti Marco Prastaro, il ministro Paolo Zangrillo, il presidente della Provincia Maurizio Rasero e il questore Marina Di Donato. Quando è entrato il pubblico gli ha fatto un lunghissimo applauso. A fare gli onori di casa è stato Rasero sindaco che, dopo l’inno di Mameli, ha pronunciato un bellissimo discorso a braccio: “Sono emozionato – Egli ha detto – non capita tutti i giorni di rivolgersi alla più alta carica dello Stato. Oggi ricordiamo due illustri astigiani: Gianni Goria e Vittorio Alfieri. Goria è stato il politico più importante espresso dal nostro territorio, un punto di riferimento del suo tempo. Vittorio Alfieri è stato un precursore. Attraverso i suoi viaggi riuscì a sviluppare un pensiero politico che trasmise attraverso le sue tragedie”.

Introdotti da Carlo Cerrato, direttore della Fondazione, hanno preso la parola quattro figure che sono state al fianco di Gianni Goria in momenti diversi: Gianna Martinengo, astigiana, sua ex compagna di scuola e tecnologa umanista, che iniziò a collaborare con l’esponente della Democrazia Cristiana nel la fine degli anni ’80; l’economista Innocenzo Cipolletta, il costituzionalista Franco Pizzetti e il collega di partito Bruno Tabacci.

Il Presidente Mattarella ha chiuso il ciclo di interventi alle 12.20: “Rendiamo omaggio a 30 anni dalla sua scomparsa ad una personalità importante – ha pronunciato nel suo intervento – cche ha onorato l’Italia con la sua opera e la sua testimonianza. Lo statista piemontese ha valorizzato al massimo le sue doti di cui era dotato nella piena adesione a quei valori che gli astigiani hanno sempre espresso: umiltà, senso del limite, concretezza. Possedeva senso del dovere e rispetto per le istituzioni nonostante le sofferenze e qualche amarezza dell’ultimo periodo della sua esperienza politica. L’opera di un riformatore rigoroso va sottolineata qui, oggi, davanti alla sua famiglia. Goria è stato uomo di momenti difficili su diversi livelli: sul piano politico, il suo è stato un governo di dialogo e allo stesso tempo di riuscito raffreddamento del contratto tra le forze politiche nel 1987; a livello economico; sul piano della finanza pubblica e sul piano della politica internazionale”. E ha concluso il suo intervento affermando: “A lui va la gratitudine della Repubblica Italiana”.

Enzo Armando

 
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