Inaugurato Teca, il nuovo spazio dedicato ai giovani e al digitale – .

Inaugurato Teca, il nuovo spazio dedicato ai giovani e al digitale – .
Inaugurato Teca, il nuovo spazio dedicato ai giovani e al digitale – .


Usa la tua fantasia su tablet, sfruttando tutte le potenzialità del mondo virtuale, per generare nuovi scenari collettivi all’interno di un luogo reale. Un nuovo modo per creare momenti di condivisione ed evitare la profonda solitudine tipica del mondo digitale, elemento sempre più preoccupante della società contemporanea. Questo è l’obiettivo di TECA, un servizio socio-culturale innovativo rivolto principalmente al mondo giovanile, ma non solo, che sarà situato all’interno del Padiglione A della Fiera di Cesena (ingresso da Piazzale Ezio Vanoni, 100) e che Giovedì 23 maggio, alle 15.00, è stato rivelato al pubblico per la prima volta alla presenza delle autorità. Insomma, un luogo di incontro fisico ma virtuale, dove i giovani tra i 6 e i 30 anni potranno condividere esperienze collettive inedite attraverso un nuovo utilizzo della tecnologia. Ci sarà anche tra gli ospiti Enzo Lattucasindaco di Cesena, Antonio Buzzipresidente di Confcooperative Federsolidarietà Emilia Romagna, Pierlorenzo Rossidirettore generale di Confcooperative Emilia Romagna e Gianluca Mazzinidirettore generale Lepida.

Realizzato da Generazionicooperativa sociale con sede a Dovadola e operante prevalentemente nel territorio romagnolo (www.generazioni.eu), questo progetto innovativo ideato dal Dott. Enrico Chiudinelli, che cura la direzione artistica mentre Elena Candoli cura gli aspetti legati al luogo e alla scenografia, ha ricevuto il patrocinio della Regione Emilia-Romagna, del Comune di Cesena e dell’Ordine degli Psicologi di San Marino, oltre che con il sostegno dell’Ordine degli Psicologi dell’Emilia-Romagna e della CIA Conad. Il medico organizzerà la partecipazione alle attività, che si svolgeranno in Fiera fino a settembre Simona Antonelli, referente TECA. “Il nostro obiettivo – spiega Antonelli – è trovare una risposta ad alcune criticità sociali legate al disagio giovanile, in primis a quelle forme di solitudine e isolamento, oggi definite ‘nuove normalità’, che derivano dalla mancanza di veri incontri e socializzazioni dedicati. luoghi specifici per i giovani. Disagio strettamente legato all’uso eccessivo e passivo di strumenti e piattaforme digitali che talvolta porta anche alla dipendenza, dando origine ad una visione distorta della realtà nei giovani, come purtroppo ci mostrano alcuni inquietanti episodi di cronaca. TECA vuole essere uno strumento di prevenzione per questi problemi.”

“Il lancio di esperienze come questa – commenta il sindaco Enzo Lattuca – rappresenta per la nostra città, così come per il territorio di riferimento, un valore aggiunto e un tassello in più che si inserisce perfettamente nelle azioni intraprese a favore dei giovani e dei loro interessi. In questa nuova era digitale, i giovani hanno uno spazio particolare per informarsi, comunicare ed esprimersi: quello di internet. È necessario però accompagnarli nell’esplorazione di questo settore in continua evoluzione, che talvolta è anche fonte di situazioni di rischio. L’informatizzazione è sempre più presente nelle nostre case, a scuola, dove le tecnologie si integrano con gli strumenti tradizionali di apprendimento, e negli spazi pubblici come gli uffici, la Biblioteca Malatestiana, dove trova spazio un’ampia sezione dedicata al virtuale e al digitale, e il Laboratorio Aperto di Casa Bufalini che propone workshop settimanali e attività di formazione e aggiornamento. Siamo quindi certi che questa nuova realtà possa ampliare la proposta già esistente sul territorio, arricchendo l’utenza che vorrà esplorarla”.

“Desidero rivolgere un ringraziamento particolare alla cooperativa Generazioni perché ha saputo trovare il modo di affrontare un tema così importante e delicato – sottolinea Antonio Buzzi -. Guardiamo all’innovazione digitale come ad uno strumento fondamentale per il nostro futuro, e certamente lo è. Ma a volte dimentichiamo come possiamo rimanere schiavi di alcuni strumenti se non abbiamo la capacità di discernere. Grazie a Generations manteniamo alta l’attenzione su un tema che è molto attuale e che tocca in modo importante le nuove generazioni”.

Come funziona la TECA

Reale e virtuale in un mix virtuoso. TECA è un luogo fisico all’interno del quale le persone possono dar vita a esperienze nuove e originali attraverso quei mezzi tecnologici che caratterizzano oggi la nostra società, acquisendo il concetto di “socievolezza”. Una macchina scenica dalla struttura modulare che, attraverso semplici iPad e alcune loro applicazioni (iMovie, GarageBand, Keynote, Pages, Note, Procreate e altre), cambia di volta in volta in base alla creatività dei partecipanti per un percorso condiviso che si sviluppa attraverso lo scambio di idee, opinioni e contributi, in una perfetta combinazione tra struttura fisica (mondo reale) e contenuti digitali (mondo virtuale).

“TECA è uno speciale luogo di incontro dove i ragazzi, attraverso la tecnologia, possono immergersi concretamente nelle esperienze che stanno vivendo, socializzando in modo reale, pieno e completo. Un luogo dove vivere e condividere il virtuale senza perdere la fisicità – sottolinea Chiudinelli –. Così facendo, i giovani tornano ad essere soggetti attivi, produttori e fruitori dei contenuti da loro stessi creati (Prosumers) e allo stesso tempo attori e spettatori (Spect-actors) di ciò che mettono in scena. Attraverso quelle che chiamiamo ‘esperienze’ i bambini possono scoprire, condividere e poi giocare, divertendosi. Un modus operandi permeato di creatività che apre la mente al lavoro di squadra, alla cooperazione, al mettersi in gioco, al pensiero critico, alla capacità di analisi e di progettazione, elementi fondamentali per la propria crescita personale e per la vita di tutti noi, lavorativa e non”.

Le “esperienze” si svolgeranno in due giorni diversi: durante il primo ogni partecipante utilizzerà la propria fantasia e la tecnologia TECA come mezzo per creare, condividendo contenuti digitali originali nello spazio scenico; nella seconda, a partire da questi contenuti, prenderanno forma all’interno di TECA diversi scenari, che verranno poi vissuti, dando vita a nuovi stimolanti immaginari collettivi. Ad oggi sono tre le “esperienze” previste – Missione Stellare (6 – 11 anni), Diario (11 – 14 anni), Storia (14 – 19 anni) – mentre altri due sono ancora in fase di progettazione – studenti universitari (19 – 30 anni), Sopra (dai 60 anni in su) -. L’ingresso alle attività di questa edizione sarà a prezzo promozionale grazie ai sostenitori. Generations cerca sostenitori che possano offrire gratuitamente l’esperienza TECA alle scuole della Romagna. “Siamo convinti che le inedite esperienze collettive di TECA possano aiutare a riscoprire il senso di comunità – conclude Chiudinelli -. La tecnologia, utilizzata correttamente, è sempre un valore aggiunto. E non qualcosa di dannoso.




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26 MAGGIO 2024

RAVENNA: Nasce la Società Italiana Byron


REDAZIONE

Da oggi, 25 maggio, Ravenna è ufficialmente sede della Società Italiana Byron, affiliata all’International Association of Byron Societies, che promuove la diffusione della cultura byroniana nel mondo, organizzando convegni, dibattiti, eventi, mostre, borse di studio e quant’altro. utile iniziativa per far conoscere la vita e le opere del poeta inglese. Ravenna diventa quindi la capitale italiana di questi studi e la sede ufficiale sarà Palazzo Guiccioli, che ospitò il poeta e vide la nascita di alcune delle sue opere più importanti tra il 1819 e il 1821, e che dal 26 Ottobre. È stato firmato oggi presso i Chiostri Danteschi, di proprietà della Fondazione Cassa di Risparmio di Ravenna, l’atto costitutivo della Società Italiana Byron, alla presenza di Ernesto Giuseppe Alfieri, presidente della stessa Fondazione, che ha acquistato e ristrutturato Palazzo Guiccioli per adibirlo come Museo Byron e del Risorgimento, e del segretario generale della Fondazione, Giancarlo Bagnariol. Scopo della Società Italiana Byron, come si legge nello statuto, è quello di ‘promuovere in Italia la conoscenza e lo studio della figura e dell’opera di George Gordon, Lord Byron, attraverso attività utili al raggiungimento di tale scopo; promuovere la traduzione e la pubblicazione in italiano di opere in lingue straniere ispirate alla vita e agli scritti di George Gordon, Lord Byron e promuovere lo scambio culturale con analoghe associazioni e istituzioni straniere nel mondo, con particolare attenzione alle Byron Societies nel mondo . La Società Italiana Byron è presieduta da Ernesto Giuseppe Alfieri, vicepresidenti Diego Saglia, professore ordinario di Letteratura inglese all’Università di Parma, e Gregory Dowling, professore di Letteratura anglo-americana all’Università Cà Foscari di Venezia. Presidente onorario è Antonio Patuelli, presidente del Gruppo La Cassa di Ravenna e promotore fin dagli esordi del Museo Byron e delle iniziative legate a Ravenna

 
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