Si chiude il Festival del Crimine a Napoli, pubblico in boom – .

Si chiude il Festival del Crimine a Napoli, pubblico in boom – .
Si chiude il Festival del Crimine a Napoli, pubblico in boom – .

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Momento della lettura: 4 minuti

UN boom di ascolticon l’oltre 1200 spettatori al giorno venerdì e sabato, per il Napoli Crime Festival che si è concluso oggi alle Floridiano giunto ad una terza edizione che ha ormai certificato il successo della manifestazione, uno spazio annuale di misteri e storie, di chiacchierate con i grandi scrittori di gialli, noir e spy story. Il presidente del Festival Maurizio de Giovanni e l’organizzatore Ciro Sabatino hanno organizzato un programma di incontri con le star da Luca Croviche ha anche moderato la conversazione pubblica con tanti colleghi scrittori, fino al presidente che ha raccontato tre storie inedite sulla violenza sulle donne, e a Carlo Lucarelli, protagonista di una sala gremita sabato sera, oltre a una lunga lista di autori di successo.
Grande spazio anche agli scrittori iberici, a partire dal giallista Jorge Diaz, Antonio Mercero e Agostino Martinez che scrivono sotto lo pseudonimo di grande successo Carmen molae l’altra scrittrice Susana Martin Gijon. Un successo che il presidente Maurizio de Giovanni apprezza e rilancia: “sono felice – afferma – dell’andamento del festival che dimostra come la città risponda con gioia ogni volta che la letteratura attuale viene presentata secondo i gusti dei lettori. È la prova che Napoli vuole il Festival del Crimine che cresce e che, anno dopo anno, consolida il gusto per gli eventi ben organizzati. Sono convinto che la prossima edizione sarà ancora più grande, grazie a Ciro Sabatino, bravissimo direttore, e alla libreria Io ci sto, che dimostra come un evento come questo sia assolutamente necessario per la città”.
Abbiamo fatto – spiega il direttore Ciro Sabatinouna scelta vincente con la nuova location della terza edizione del Festival del Crimine. La Floridiana ci ha regalato luoghi perfetti, proponendo incontri mattutini e serali nelle sale storiche del museo della ceramica Duca di Martina e il pomeriggio nello splendido anfiteatro all’aperto con alle spalle il mare di Napoli. I napoletani sono stati invitati a frequentare questi luoghi, palcoscenici eccellenti per le storie del mistero e per chi le sa scrivere in modo fantastico. Si è creato uno splendido connubio e infatti i gestori della Floridiana ci hanno detto che hanno iniziato a progettare di dedicare un’area del parco ad Attilio Veraldi, il napoletano nato un secolo fa e che è considerato il padre del giallo italiano”. Tra i momenti della quattro giorni con l’anfiteatro Floridiana pieno, nonché la scalinata alle sue spalle, sabato ha visto tanti spettatori seduti ad ascoltare Pietro Orlandiche ha catturato l’attenzione di tutto il pubblico del Festival del Crimine di Napoli, descrivendo le nuove ipotesi di ricerca della sorella.
Soggiorno di Emanuela a Londra – raccontò Orlandi – è una di quelle piste di quest’ultimo periodo che ho chiesto di indagare anche alla Procura, perché ci sono cose da approfondire su questo periodo che nasce da questi cinque fogli ritrovati all’interno di una cassaforte vaticana, fogli che parlano delle spese che il Vaticano avrebbe utilizzato per l’allontanamento di mia sorella.
Cinque fogli ricchi di dettagli che terminano con 160 pagine di riferimenti, mai ritrovati.” Una nuova strada che è stata rifiutata dal Vaticano ma che, secondo Pietro Orlandi, va approfondita.
Soddisfazione anche per Claudia Migliorare e Alberto Della Sala, i gestori della libreria Io Ci Sto, protagonista dell’organizzazione dell’evento e che in questi quattro giorni hanno venduto oltre 300 libri presso il loro stand, ospitando anche le lunghe file di spettatori per ottenere una dedica da parte degli scrittori sui loro volumi e testimoniare alla passione dei napoletani per le storie dei romanzi protagonisti della Festa del Crimine insieme allo stand Gialli.it, che festeggia 15 anni di lavoro. Una doppia passione che è diventata anche internazionale con la collaborazione con i Cervantes di Napoli, come spiega Ana Navarro, direttrice dell’Istituto: “Gli scrittori spagnoli che hanno scoperto Napoli sono molto contenti – spiega – a cominciare dalle autrici di nome Carmen Mola, che partono oggi dopo una giornata al festival e una mattinata in cui hanno visitato la città. Ma anche Susana Martin Gijòn ha apprezzato questa recensione. Ci hanno anche detto che vogliono tornare a Napoli per questo meraviglioso Festival, sono entusiasti di aver incontrato i lettori di Napoli attraverso questo evento. Noi di Cervantes siamo soddisfatti della collaborazione con il Festival del Crimine, per noi è fondamentale promuovere gli scrittori iberici, è una porta che serve a presentare al meglio la letteratura in spagnolo”.

 
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