“Appalti ed affidamenti di servizi tecnici frazionati, mediante affidamenti diretti ripetuti” – .

“Appalti ed affidamenti di servizi tecnici frazionati, mediante affidamenti diretti ripetuti” – .
“Appalti ed affidamenti di servizi tecnici frazionati, mediante affidamenti diretti ripetuti” – .

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I riflettori dell’Anac sono puntati sul Comune di Giugliano. L’Autorità nazionale anticorruzione ha rilevato una serie di difformità nei contratti, negli incarichi e negli incarichi che le ultime due amministrazioni comunali hanno dato esecuzione. Il periodo esaminato va dal 2019 al 2023, riguarda quindi le ultime due amministrazioni comunali, quella dell’ex sindaco Antonio Poziello e dell’attuale Nicola Pirozzi.

Nello specifico, in una nota, l’Anac accusa il Comune di aver “affidato circa 170 appalti per servizi tecnici direttamente o ricorrendo alla trattativa sul Mepa (mercato elettronico della pubblica amministrazione”). Ma secondo l’Anti-Agenzia corruzione il problema si pone soprattutto sul «frazionamento di alcuni contratti tecnici attraverso ripetuti incarichi diretti che invece avrebbero dovuto essere considerati in maniera univoca, tali contratti non avrebbero dovuto essere frazionati in tanti «piccoli» incarichi.

Al vaglio gli incarichi per lavori di manutenzione su scuole ed edifici comunali, nonché sulla rete idrica e fognaria. Ma non solo, tra le proteste ci sono anche i recenti lavori realizzati come la riqualificazione di Villa Zagaria o il parco Liternum. In quest’ultimo caso, l’Anac rileva che un ruolo di supporto è stato affidato all’Amministratore Unico della procedura «per l’importo di 180 euro orari oltre gli oneri stabiliti dalla legge in violazione del decreto sulla pianificazione per le stazioni appaltanti nel materia di lavori pubblici”. Dall’analisi delle perizie esaminate, ad esempio, risulta che nel 2019 sono stati aggiudicati appalti per un valore di 131mila euro e che nel 2020 l’importo complessivo sfiorava i 200mila euro. L’Autorità, tra l’altro, già fa sapere di non ritenere condivisibili le considerazioni di merito fatte dai gestori secondo cui «la necessità di indire gare biennali per le manutenzioni dipendeva dalle esigue somme disponibili in bilancio che non garantire un’adeguata copertura finanziaria per l’intero anno”. Questa giustificazione non regge per gli esperti anticorruzione in quanto “nello stesso giorno sono stati organizzati diversi incarichi diretti, dimostrando che le risorse erano già disponibili”. Alle amministrazioni viene accusata anche una “mancanza di capacità progettuale”.

Intanto lo spirito politico di Giugliano è ancora acceso dopo l’aggressione al consigliere metropolitano Salvatore Pezzella. Questa settimana si sarebbe dovuto tenere un consiglio comunale, richiesto dalla minoranza, proprio sulle violenze denunciate che, secondo quanto denunciato dalla vittima, sarebbero avvenute a causa della sua ostilità all’approvazione dei piani attuativi urbanistici. Tuttavia, la sessione è stata annullata per mancanza del quorum perché la maggioranza non si è presentata in Aula. Tra l’altro lo stesso Movimento 5 Stelle, attraverso il capogruppo D’Agostino, aveva già fatto sapere che non avrebbe partecipato alla seduta per “non essere strumentalizzato sulla questione e per lasciare che gli organi inquirenti facciano il loro lavoro”. ”. Il sindaco Nicola Pirozzi è intervenuto dopo la mancata seduta di «mistificazione della realtà, ho già parlato nelle sedi opportune e ho detto la verità. È un falso problema» ha tuonato. Pezzella non ha esitato a replicare dicendo di «lasciare ai magistrati stabilire cosa è vero e cosa non lo è. Nessuno dovrebbe ergersi a giudice prima dell’effettivo accertamento dei fatti”.

Lo riporta il quotidiano IL MATTINO.

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