via delle Tufare e 60 anni di Trani in B – .

via delle Tufare e 60 anni di Trani in B – .
via delle Tufare e 60 anni di Trani in B – .

«Tra strade e storie, pillole di tranesità» e «Un giorno, un anno: Almanacco di Trani», sono le rubriche settimanali curate da Alfredo Cavalieri e Francesco Squatriti, format esclusivo su Radio Bombo e sulle pagine del Giornale di Trani. Potete ascoltarli sul nostro PODCAST attraverso il sito www.ilgiornaleditrani.net

“UN GIORNO, UN ANNO: ALMANACCO DI TRANI”

“…il 2 giugno 1964 la città di Trani festeggiava la promozione della Polisportiva Trani in Serie B…”

Con la costruzione del primo campo sportivo, datata dicembre 1928, un anno dopo nacque a Trani la prima squadra di calcio: l’Unione Sportiva Trani (con sede in via Cavour). Nel corso degli anni la squadra cambiò nome: Associazione Sportiva Trani, Società Sportiva Trani e, infine, Polisportiva Trani. I primi presidenti sono: Vincenzo di Tondo e Attilio Perrone Capano. Dal ’58 Domenico Zecchillo e Giulio Gramegna, insieme a Menga, Bonadies e Ferrari, investono nel calcio tranese con la promozione prima in Serie C nella stagione 1962-1963. Inaspettatamente, la stagione successiva si rivelò un vero e proprio trionfo per la Polisportiva e grazie ad un organico compatto, già formato negli anni precedenti, la squadra riuscì ad ottenere notevoli vittorie. Con il pareggio di Filippo Bitetto, nella partita contro il Chieti del 24 maggio 1964 (1-1), la Polisportiva Trani conquistò la tanto agognata Serie B. I festeggiamenti continuarono nei giorni successivi, culminando il 2 giugno con il corteo cittadino, accompagnato dal Musical. Band, che si concluderà al Palazzo di Città alla presenza del Sindaco Avv. N. Baldassarre.

  1. Il “contrabbandato”: per la promozione del Trani in Serie B, alcuni tranesi cominciano a promettere che potranno rinunciare a qualcosa. È il caso del tifoso Giulio Orizzonte, che si lascia crescere i baffi dal 1942 (anno in cui iniziò la sua prigionia in guerra). Finché, alle 17,43 del 2 giugno 1964, il capitano Cosmano della Polisportiva, in persona, si eseguì il primo memorabile taglio dei baffi destri.
  • Il treno fatale: Dopo la partita tra Polisportiva Trani e Portocivitanovese (0-3, l’8 gennaio 1961) l’allenatore del Trani, Ignazio Mancini, abbandonò la squadra durante il viaggio in treno di ritorno alla stazione di Foggia. Il gesto si rivelò provvidenziale: quando subentrò il nuovo allenatore Vincenzo Marsico, fu lui stesso a condurre il Trani a trionfi sportivi come la promozione in Serie C (1962-1963) e la conquista della Serie B (1963-1964). Mancini non solo non torna più in città ma addirittura dona i suoi “effetti personali” a Trani.

BIBLIOGRAFIA

Biagio Fanelli senior – “50 anni di calcio a Trani”, Stampa G.Favara, 1971, pp. 65 e 70

Giuseppe Viesti – “Storia della città di Trani, Atene di Puglia”, Landriscina Editrice, 2015, pp. 484-485;

Raffaello Piracci – “Il Tranesiere”, anno XXVI, N.6, dicembre 1984 bis, p. 16;

“TRA VIE E STORIE…PILLOLE DI TRANESITA”

VIA DELLE TUFARE

POSIZIONE: tratto comunale compreso dal sottopasso di Via Giuliani a Via Superga. Il prolungamento della suddetta tocca la località Lama Palumbariello, assumendo diverse denominazioni: Viale Russia, Via del Serrone ed infine, Strada Vicinale delle Tufare.,

STORIA: Il nome “tufare” deriva dalla presenza di cave di tufo nella zona. Numerose sono infatti le presenze di fossili incastonati in questa roccia porosa di colore giallastro. Questo materiale, utilizzato prevalentemente nel settore edile, si è formato, con ogni probabilità, durante il periodo geologico Neozoico. La sezione in esame presenta, nella mappa toponomastica tranese, un asse di congiunzione tra il tessuto urbano classico (centro cittadino, tratto di Via delle Tufare/Viale Russia) e l’agro rurale tranese. La sua conclusione conduce al termine dei confini territoriali di Trani ed è caratterizzata dalla presenza di ulivi, querce e flora tipica della macchia mediterranea.

  • UN SITO ARCHEOLOGICO: Risalente al IX secolo dC, la Chiesa di Santa Geffa è ubicata, secondo le carte dell’Istituto Geografico Militare, in località “Le Tufare” (km. 3, 250 m). All’aula liturgica si accede tramite una piccola scala che consente l’accesso al piano interrato. La pianta è di forma trapezoidale con tre navate e quattro grandi pilastri centrali di sostegno. Non ci sono dipinti o graffiti. La stessa è paragonabile ad altre chiese rupestri pugliesi presenti a Massafra, Mottola e Andria. Il termine “Geffa” riconduce alla santa Genoveffa, venerata soprattutto dai Normanni. A pochi metri dall’Ipogeo, in via del Serrone, si trova una cappella rurale privata che reca sull’architrave la seguente invocazione: “O Maria, concepita senza peccato, prega per noi che ricorriamo a te”.
  • ASSOCIAZIONE XIAO YAN: il 6 giugno 1997 nasce l’associazione Xiao Yan. Il sottotitolo dell’associazione è “rondine che ride” infatti, nel primo logo adottato, c’è una rondine che, attraversando una strada desolata, disegna con il suo volo un arcobaleno. Negli anni l’associazione si è sempre distinta per l’impegno nel sociale, ricordiamo l’apertura della chiesa di San Martino (2000), il primo Consiglio Comunale per i bambini (2001), la realizzazione del Presepe Vivente nel Centro Storico , l’animazione per bambini in Piazza della Repubblica e il servizio doposcuola presso la sede “Gaia” sita in Via Pietro Palagano. Dal 1998 l’Associazione si prende cura del già citato sito archeologico di Santa Geffa, organizzando diverse attività ed eventi e gestendo una piccola azienda agricola, meta di numerose visite.

BIBLIOGRAFIA
Giuseppe Giusto
– “Tante strade, tanta storia”, Regione Puglia, 2003, p. 181;
Giuseppe Amorese – “Le cento chiese di Trani”, Capone Editore, 1992, pp. 44-45;
Il Giornale di Trani (web) –”Xiao Yan, vent’anni al servizio di Trani: storia, emozioni e progetti”, 7 giugno 2017

 
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