Palermo, dati sul mercato immobiliare e creditizio. In Sicilia, calo del 13% nei mutui alle famiglie – .

Palermo, dati sul mercato immobiliare e creditizio. In Sicilia, calo del 13% nei mutui alle famiglie – .
Palermo, dati sul mercato immobiliare e creditizio. In Sicilia, calo del 13% nei mutui alle famiglie – .

Un mercato in continua evoluzione, spesso influenzato da fattori esterni al mondo immobiliare.

Una vendita in aumento per la fascia demografica 18-45 anni e che vede il suo cambiamento anche in base alla riqualificazione di interi quartieri. La conferenza stampa tenuta questa mattina nella sala convegni della Camera di Commercio di Palermo dal gruppo Tecnocasa ha descritto, nel dettaglio, il mondo immobiliare del settore abitativo e commerciale.

Dal 2020, anno in cui la pandemia ha inevitabilmente influenzato le compravendite, il flusso di compravendite e acquisti di immobili, non solo residenziali, ma anche quelli destinati ad uso commerciale, è aumentato. Un dato interessante che emerge è l’influenza decisiva che ha la riqualificazione dei quartieri, soprattutto nella città di Palermo. Il capoluogo siciliano resta tra i preferiti anche dagli stranieri che lavorano in smartworking o che desiderano un immobile ad uso personale o, allo stesso tempo, da mettere a reddito.

“Le zone centrali della città – afferma Roberto Puccio, Consulente di Are Tecnocasa – hanno registrato un calo dello 0,4%. Sono presenti valori stabili nel centro storico, il cui mercato immobiliare
È decisamente dinamico. Si consolida il trend di concentrazione di case vacanza, B&B e appartamenti destinati all’affitto breve. Il capitale medio investito, ad esempio, è di circa 50mila euro
un monolocale già ristrutturato e arredato. Sono presenti anche investitori che acquistano e ristrutturano. Negli ultimi tempi si sono verificati casi sporadici di spostamenti di stranieri
lavorare in smart working in città. Prezzi alti, intorno ai 2500-2600 euro al mq, in via Roma, via Francesco Crispi e nella zona Cala vicino al porto. 2500-2600 € al metro quadrato è il valore di un immobile
che gode di vista mare. La zona del Capo è più frequentata e con prezzi più bassi, dove si può acquistare a 1500€ al metro quadro vista la presenza del mercato. Al contrario, la Vucciria è stata rivalutata laddove sì raggiungono punte di 2500 euro al mq, per un immobile già ristrutturato”.

La pedonalizzazione di diverse zone di Palermo, nonché il continuo e sempre crescente flusso di turisti e di passeggio nel centro storico, ha portato ad un incremento degli investimenti ad uso commerciale. Fattore quest’ultimo influenzato dal calo dei prezzi e degli affitti.

“La seconda parte del 2023 ha visto un calo dei prezzi e degli affitti per i negozi situati nelle arterie principali e non di passaggio. – dichiara Serafino Biondo, Consulente Tecnocasa. Negli ultimi tempi, infatti, si tende a vendere negozi perché la tassazione è troppo alta e gli affitti non sono sufficienti o non certi. Ciò accade soprattutto nelle strade secondarie dove il tasso di sfitti è più elevato. Spesso in queste strade i negozi sono vuoti oppure c’è un cambio d’uso in garage o magazzino. Le tariffe non vanno oltre gli 80 euro al metro quadrato all’anno. Reggono, al contrario, gli investimenti nelle zone centrali, in particolare nel centro storico. Da quando è diventata zona pedonale, quest’ultima è diventata sempre più ricercata perché presenta un’elevata richiesta di locazione. Stiamo parlando della zona compresa tra il teatro Massimo e i Quattro Canti di Palermo, che comprende via Maqueda e corso Vittorio Emanuele. Nella zona sud della città le strade più commerciali sono via Tukory, via Messina Marine e via Lincoln, via Oreto, dove l’affitto costa dai 100 ai 110 euro al mq all’anno. Sono in corso lavori di valorizzazione dell’area portuale grazie agli investimenti sul molo trapezoidale, dove sono state insediate attività prevalentemente dedicate alla ristorazione”.

Ma per investire nel settore immobiliare bisogna avere anche le capacità economiche. Saro Pennisi, RA Kìron Partner SpA, Gruppo Tecnocasa, ha presentato nel corso della conferenza stampa i dati relativi ai finanziamenti sui quali le famiglie hanno potuto contare. Nello specifico, le famiglie siciliane hanno ricevuto nel 2023 finanziamenti per l’acquisto di una casa per 426,5 milioni di euro, con un decremento del -13,0% rispetto all’anno precedente. Un dato che, però, rappresenta il 3,94% del totale nazionale. Un calo fisiologico dato dalla forte crescita avvenuta tra il 2013 e il 2021 che ha portato le erogazioni a crescere da poco più di 20 miliardi a quasi 60 miliardi, e dal fenomeno che ha caratterizzato l’aumento dell’inflazione nell’area euro, con conseguente aumento da parte della Bce il tasso ufficiale per le operazioni di rifinanziamento parametrico è aumentato tra il 2022 e il 2023 del 4,5%.

Kìron Partner SpA, attraverso l’elaborazione dei dati delle agenzie di mediazione creditizia Kìron ed Epicas, ha analizzato l’andamento rispetto all’importo medio del mutuo erogato.
Nel quarto trimestre del 2023 in Sicilia si è registrato un importo mutuo medio pari a 99.608 euro, in diminuzione rispetto a quanto registrato durante lo stesso trimestre dell’anno precedente, quando la taglia media ammontava a 102.115 euro. In media chi accende un mutuo in regione si finanzia circa il 13% in meno rispetto al mutuatario medio italiano.

Nel gennaio 2024, un’indagine della BCE ha evidenziato come a livello nazionale sia aumentato il numero di famiglie a basso reddito che lamentano difficoltà nel far fronte alle rate del mutuo; dati influenzati soprattutto dalla crescita delle rate dei mutui causata dall’aumento dei tassi di interesse.

 
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