in tredici comuni della Toscana c’è un solo candidato sindaco – .

in tredici comuni della Toscana c’è un solo candidato sindaco – .
in tredici comuni della Toscana c’è un solo candidato sindaco – .

L’ultima volta che Giacomo Tarrini è stato eletto sindaco i risultati delle urne parlavano chiaro: per lui aveva votato il cento per cento degli abitanti di Chianni. Era il 2019, nel 2024 la storia può ripetersi. Sì, perché Giacomo Tarrini è da dieci anni sindaco del comune in provincia di Pisa e corre per tagliare il traguardo dei quindici. Sono finiti i tempi in cui aveva uno sfidante, era la primavera del 2014 e batteva Martina Perini per soli quarantacinque voti. Da allora comanda da solo e alle prossime elezioni si presenterà come unico candidato. Non è l’unico – scusate il gioco di parole – in tutta la Toscana, perché sono tredici i comuni in cui c’è un solo candidato o un singolo candidato. Curiosamente tre di questi tredici si trovano in un piccolo lembo della provincia di Pisa, a pochi chilometri l’uno dall’altro.

Ad esempio a Lajatico, paese natale di Andrea Bocelli, l’elenco ‘Lajatico Storia e Futuro’ è incentrato tutto su Fabio Tedeschi. Dal 2004 al 2014 è stato già sindaco, ma questa volta corre da solo e senza avversari. Alessio Barbafieri, sindaco uscente, ha detto no. A Lajatico pesa l’esito del referendum sulla fusione con la vicina Peccioli: ha vinto il ‘No’ e quel fronte è l’unico presente alle urne. Ma se parliamo di Peccioli nessun riferimento a Renzo Macelloni, solo verso la (possibile) settima elezione. Quando divenne sindaco per la prima volta si parlava ancora di Unione Sovietica e la Serie A contava sedici squadre. L’avventura politica di Macelloni è iniziata nel 1988, interrotta solo tra il 2004 e il 2014. A Peccioli l’opposizione non è riuscita a trovare un candidato per sfidare l’attuale sindaco e quindi Macelloni balla da solo, come Liv Tyler nel film di Bernardo Bertolucci.

Trasferitosi in provincia di Lucca, Francesco Pioli è alla sua ottava campagna elettorale: a Villa Collemandina, cittadina famosa anche per aver dato i natali ad Astor Piazzolla, Pioli governò anche negli anni Ottanta e ora punta a un nuovo mandato. Anche all’Elba, nel livornese, c’è chi non ha sfidanti: Walter Montagna tenta il bis CapoliveriSimone Barbi fa lo stesso Marciana.

Sono quattro i comuni della provincia di Arezzo dove chi vuole diventare sindaco non ha oppositori: a Talla Eleonora Ducci tenta il terzo mandato, Marco Ermini punta al secondo Castiglion Fibocchicosì fa Emanuele Ceccherini a Ortignano Raggiolo e anche Franco Dori a Sestino, il comune più orientale della Toscana. In provincia di Siena a San Casciano dei Bagni la sindaca uscente Agnese Carletti è l’unica presente sulla scheda elettorale, ma è in buona compagnia perché Francesco Fabbrizzi Radicofani e Pier Paolo Mugnaini a Radda in Chianti Sono nella stessa situazione.

Qui però occorre chiarire una cosa. Se uno corre da solo non è automatico che diventi sindaco, non è detto che vinca. Tarrini, Macelloni, Tedeschi oltre ad altri dieci colleghi toscani hanno bisogno di un quorum. Un’ultima riforma indica la percentuale da raggiungere al 40%, non più al 50%. Insomma, l’unica lista in questione deve riportare un numero di voti validi non inferiore al 50% degli elettori, il numero degli elettori non deve essere inferiore al 40% degli elettori iscritti nelle liste elettorali del comune. L’importante, quindi, è che la gente vada a votarenon importa se non c’è pluralismo.

 
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