“Il centrodestra sarà decisivo nell’Ue come a Firenze” – .

“Il centrodestra sarà decisivo nell’Ue come a Firenze” – .
“Il centrodestra sarà decisivo nell’Ue come a Firenze” – .

Firenze, 7 giugno 2024 – Senatore Renzi, perché punta all’Europa?

“Perché l’Europa decide delle nostre case, della nostra sanità, delle nostre pensioni, dei nostri figli. Perché non dovremmo prenderci cura dell’Europa?”

Cosa significano queste elezioni europee?

“Come dice Draghi: o l’Europa cambia o l’Europa muore. Voglio lottare per il cambiamento”.

Dove si collocherà la sua forza politica e con quali compagni di viaggio?

“Al centro dello schieramento europeo. I nostri compagni di viaggio? Persone serie. Perché chi finge di candidarsi, dicendo subito che non andrà a Bruxelles, non è gente seria. Mi riferisco a Meloni, Tajani, Schlein, Calenda: è assurdo chiedere il voto e poi dimettersi. Succede solo in Italia”.

Crisi Russia-Ucraina, crisi Israele-Palestina: come uscirne?

“Con leader illuminati che conducano ad una pace giusta. Dare un futuro all’Ucraina nell’Ue e riconoscere la Palestina insieme al riconoscimento di Israele da parte di tutti i Paesi arabi: due popoli, due Stati”.

Che rapporto dovrà avere secondo te l’Europa con gli USA in futuro? E con la NATO? Tra i due blocchi contrapposti USA e Russia/Cina, che ruolo può avere l’Europa? Rischiamo di essere schiacciati?

“Purtroppo siamo già schiacciati. Possiamo rilanciarci solo con gli Stati Uniti d’Europa. Altrimenti diventeremo economicamente, militarmente e perfino demograficamente irrilevanti. E accanto alla Nato, l’esercito europeo deve nascere con una difesa comune che si accompagni ad una diplomazia comune”.

Molti evocano apertamente un futuro di guerra anche qui, sembra che le opinioni pubbliche si stiano preparando in questo senso, siete d’accordo?

“Lavoro per un futuro pacifico. Ma per questo abbiamo bisogno di leader politici all’altezza del compito. Per l’Ucraina ho proposto di nominare Tony Blair o Angela Merkel come inviati speciali, per i Paesi arabi credo nella leadership di persone come Mohamed Bin Salman. Abbiamo bisogno di leader coraggiosi, non di controfigure”.

L’Italia guarda all’Europa, ma non ha l’impressione che, a differenza del passato, trascuri ciò che accade nel Mediterraneo? Potrebbe essere un rischio?

“SÌ. Anche perché la Meloni sottovaluta il caos tunisino: pensa di poter guadagnare voti facendo un viaggio al mese a Tunisi ma il rischio è che quel Paese esploda anche sotto l’influenza di paesi esterni come la Russia. Così come credo che sia un errore dare 850 milioni all’Albania per i migranti quando quei soldi potrebbero andare alla sanità italiana”.

Cosa può fare l’Europa per la Toscana?

“Quello che ho sempre detto: dare una mano alle aziende e alle famiglie normali”

A Firenze si gioca una partita fondamentale per Palazzo Vecchio. Lei con Stefania Saccardi è il terzo incomodo tra Sara Funaro ed Eike Schmidt. Sappiamo che punti ancora ad arrivare al ballottaggio, ma se non ci riuscirai, da che parte starai?

“Dalla parte di Firenze. Come sempre, più che mai. Al centro Saremo decisivi, a Firenze come in Europa”.

 
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