«Turismo, basta lavoro nero e operatori sottopagati» – Notizie Pesaro – CentroPagina – .

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PESARO – La campagna di Filcams Cgil per i lavoratori della filiera turistica riparte nel 2024 e si sposta sui territori, con camper che percorreranno le località turistiche del Paese e con iniziative regionali che punteranno a ribadire la necessità di superare un modello occupazionale ormai insostenibile, di rimettere in gioco il lavoro, la qualità dell’occupazione e la sostenibilità del lavoro. condizioni di lavoro nel settore.

Pesaro, il Capitale italiana della cultura 2024, ospiterà la tappa inaugurale di un complesso tour che toccherà tutte le regioni italiane tra giugno e settembre.

I sindacati sono scesi in piazza Giovedì 6 giugno, ore 18.00 da Piazza della Libertà sul lungomare di Pesaro, con una presenza particolare dove la compagnia teatrale Aparte con Laura Pozone, Gianluca Di Lauro e Lorenzo Piccolo ha presentato un’animazione che, non priva di ironia e un pizzico di irriverenza, punta il dito contro le irregolarità e le ingiustizie che spesso caratterizzano lavoro, in tutte le sue forme: dalla sorveglianza dei bagnini, ai servizi di ristorazione e alberghieri, all’ospitalità nei musei e nei siti archeologici.

Erano presenti all’iniziativa, promossa con la collaborazione degli studenti universitari dell’UDU e della Rete Studenti Medi e con il patrocinio del Comitato Pesaro 2024 Capitale Italiana della Cultura, il Segretario Nazionale della Filcams Cgil Monja Caiolo e il Segretario Generale della Filcams Cgil Marche Barbara Lucchi.

«Superata l’emergenza sanitaria, presenze e fatturato hanno raggiunto cifre record – afferma Caiolo – eppure il settore continua a dimostrare di aver bisogno di uno stravolgimento, di un cambio radicale di prospettiva che mostri un maggiore rispetto per tutti i lavoratori che permettono all’industria del turismo di funzionare a pieno regime e generare guadagni che rappresentano il 9,5% del PIL nazionale. Per questo torniamo sulle spiagge, tra locali e alberghi e nei luoghi della cultura, per incontrare i lavoratori e mettere insieme #Turismo SottoSopra”.

Per i sindacati, però, è «un settore dove Prolifera il lavoro nero e grigio, dove il lavoro è sottopagato e professionalità svilita, dove in nome della brevità del lavoro stagionale la forza lavoro viene sfruttata fino all’osso, senza riposo, senza ferie, senza malattia, con turni di lavoro che superano di gran lunga le ore contrattualmente previste e dove gli straordinari non vengono pagati regolarmente. Ad ogni fine stagione le persone restano senza lavoro, con una copertura sociale insufficiente e devono assicurarsi di ritrovare quel lavoro l’anno successivo, pur consapevoli che a fronte di uno stipendio inadeguato dovranno ancora una volta chiudere i battenti. le loro vite per pochi mesi e non hanno più tempo per altro che lavorare. IL Oggi, per la maggior parte degli imprenditori turistici, è ovvio aspettarsi molto e non dare abbastanza in cambio: si ritiene ovvio che un bagnino, invece di dedicarsi responsabilmente alla tutela dei bagnanti, debba anche aprire ombrelloni e lettini e pulire la spiaggia, che una governante debba approntare dieci stanze in un’ora pena la riduzione dello stipendio, che le mance di un cameriere o di un facchino sono considerate parte dello stipendio, che l’esperienza e le competenze non hanno il giusto peso nell’inquadramento professionale. Ciò che deve essere chiaro però, come ribadisce la campagna della Filcams, è che vale la pena lavorare e che i lavoratori, con il sostegno del sindacato, possono e devono affermarsi. Il turismo non può continuare ad essere precario e sfruttatore: dare dignità al lavoro significa dare valore all’intera squadra che quel lavoro nutre e sostiene”.

 
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