TRENTO. L’Università di Trento fatto il primo camminatore robotico intelligente per aiutarli persone con difficoltà motorie causate da gravi deficit neurocognitivi. A realizzare la realizzazione dello strumento è stato il Dipartimento di Ingegneria Industriale, e in particolare il gruppo di ricerca guidato dal professore di Misure meccaniche e termiche del Dottore Mariolino De Cecco.
La particolarità del deambulatore realizzato dall’Università di Trento – si legge in una nota – è che lo è collaborativo, interagisce con l’utente, sente e asseconda la sua volontà e stimola la sua residua funzionalità deambulatoria. Il primo prototipo ha però un limite: permette soltanto di procedere in avanti, seguendo un percorso lineare. Per questo motivo gli studiosi stanno costruendo un altro prototipo in grado di cambiare direzione, e lasciare quindi piena libertà di movimento all’utilizzatore.
La meccanica è stata sviluppata in collaborazione con struttura ProM, centro di prototipazione di Trentino Sviluppo, di cui è partner l’Università di Trento. Il nuovo modello include una fotocamera tridimensionale puntata sulle gambe del soggetto, ma anche sensori fisiologici indossati dall’utente che gli permetteranno di stimare il suo livello di stress. In base allo stato emotivo della persona, il robot adatterà i parametri di controllo come la reattività e la velocità massima per eseguire l’azione.
Stanno lavorando allo sviluppo di questo tipo di sensore Andrea Del Preteinsegnante di Automatica e Giandomenico Nollodocente di Bioingegneria elettronica e informatica, entrambi appartenenti al Dii con la collaborazione di Giovanni Guandalinifisiatra diOspedale riabilitativo Villa Rosa di Pergine Valsugana.
