Caserta, scuola Lombardo Radice da ricostruire ma addio alle elementari – .

Caserta, scuola Lombardo Radice da ricostruire ma addio alle elementari – .
Caserta, scuola Lombardo Radice da ricostruire ma addio alle elementari – .

Demolizione e ricostruzione del “Lombardo Radice”, genitori e insegnanti, preoccupati per il futuro della scuola, si dicono pronti ad occuparla sala consiliare del Comune. Almeno ottanta persone ieri pomeriggio hanno partecipato, nella sala principale del “Dante Alighieri”, nell’incontro convocato dai rappresentanti di classe e di istituto. Dopo aver esaminato i progetti, le famiglie hanno scoperto che il nuovo centro che verrà costruito nel via Roma ospiterà solo ilnido e infanzia mentre per il Scuola elementare si è parlato della possibilità di un trasferimento al polo educativo che l’amministrazione intende realizzare in via Patturelli angolo viale Beneduce, pur riconoscendo che anche questo sarà un centro infantile e quindi destinato a bambini fino ai sei anni .

«Infatti – lamentano i madri – i nostri figli vengono sfrattati da questa scuola, con la consapevolezza che non potranno più ritornarvi, e senza la certezza di averne un’altra. Almeno non definitivo”. L’amministrazione comunale, infatti, ha annunciato di voler trasferire temporaneamente i bambini dell’asilo nido alla scuola Via Barducci al quartiere Acquaviva e a quelli della scuola primaria di locali della Curia in Piazza Vescovado. Salvo contrattempi. Il Duomo, infatti, già da alcuni anni ospita gli studenti delle scuole medie”Giannone“, sede di un importante intervento di restyling, e solo se questi lavori saranno completati entro settembre, come annunciato dal Comune, i locali del Duomo saranno nuovamente liberi di ospitare i bambini del “Lombardo Radice”. Altrimenti potrebbero aprirsi le porte del complesso di piazza Cavour, nel quartiere Tescione, per gli alunni delle scuole primarie di via Roma, che ha ospitato i bambini di “De Amicis” per tutta la durata del cantiere e che dovrebbe essere libero in autunno.

Molti Punti interrogativi quindi e tante le scelte ancora da chiarire che hanno allarmato una vasta platea di persone. Gli iscritti alla sezione di Via Roma sono infatti circa trecento. Un numero destinato però a diminuire a fronte delle numerose richieste di autorizzazione annunciate dai genitori per il prossimo anno scolastico. Di qui i malumori e le proteste, l’ipotesi di un esodo di massa verso altri ambienti scolastici, la minaccia di ricorrere a un avvocato per contestare gli atti e bloccare il procedimento amministrativo o, nel caso in cui non ci fossero più margini di ricorso, di provane almeno uno avvisare il Comune. Le proposte sono tante, l’atmosfera è riscaldata. C’è anche chi vorrebbe partire subito Piazza Vanvitelli per protestare e chi invece invita ad attendere il prossimo consiglio comunale. E poi c’è chi vorrebbe addirittura bloccare l’avvio del cantiere, chiedendo al Comune di rinunciare ai fondi Pnrr e ai lavori e mantenere la scuola così com’è.

Tutti temono che il calendario degli interventi indicato dall’Autorità – che prevede l’apertura del cantiere a fine giugno e la chiusura a Dicembre 2025 – non viene rispettata anche alla luce di quanto avvenuto in altre scuole della città. Intanto tra le richieste già pervenute all’istituto c’è quella di prevedere, a partire da settembre, una navetta che farà la spola tra le due scuole per agevolare le famiglie che hanno un figlio alla scuola dell’infanzia e uno alle elementari, convenzione con l’Assessorato parcheggi ubicati in prossimità delle postazioni temporanee individuate e di un pass ZTL gratuita per tutti i genitori che dovranno recarsi al centro per accompagnare e riprendere i propri figli.

A rassicurare le famiglie ci pensa l’assessore alla Pubblica istruzione, Enzo Battarra, che, pur riconoscendo che il Comune ha ottenuto fondi in via Roma per un asilo nido e una scuola dell’infanzia e che le scuole primarie saranno ubicate altrove, non esclude che “altre funzioni possano successivamente essere assegnate a quel centro”. «Tutto dipenderà – aggiunge l’assessore – da come procederanno contemporaneamente e soprattutto da come procederanno i diversi interventi sui complessi numero di membri. Va tenuto conto che la popolazione infantile della città di Caserta è in calo da anni riduzione graduale. Pertanto l’offerta scolastica dovrà essere ponderata sulla domanda effettiva legata ai numeri delle diverse fasce di età”. Sembrava scettico Francesco Appertiex consigliere del movimento “Speranza per Caserta”, ieri in assemblea nelle vesti di genitore, secondo cui «i progetti approvati per via Roma disegnano spazi specifici per i più piccoli che difficilmente potrebbero essere adattati ai bambini delle scuole primarie».

© TUTTI I DIRITTI RISERVATI

Leggi l’articolo completo su
La mattina

 
For Latest Updates Follow us on Google News
 

PREV Banca d’Italia, Pil in rallentamento in Fvg ma c’è boom del turismo – .
NEXT “La saga dei Leoni Siciliani continua” – .