«C’è un impedimento nella musica ed è il direttore d’orchestra». La metafora politico-musicale pronunciata il 7 giugno dal cantante è diventata virale sui social il maestro Riccardo Muti dal palco dell’Arena di Veronadurante il gala lirico trasmesso in mondovisione da Rai1.
Dopo aver salutato Presidente della Repubblica e del Governo«che rappresentano questo sogno, questa realtà europea», Muti ha voluto rivolgersi in particolare «agli uomini e alle donne di governo»: «L’ho detto mille volte, ma forse a qualcuno è sfuggito: l’orchestra è sinonimo di società. Ci sono i violini, ci sono i violoncelli, le viole, i contrabbassi, i tromboni, ecc. ecc. Ognuno di essi ha spesso parti completamente diverse, ma tutti devono contribuire, pur avendo frasi diverse, ad un unico bene, che è quello di ciascuno. armonia. Non c’è nessun bullo. Tante volte continuo a dire, anche ai miei musicisti, che un impedimento c’è nella musica ed è il direttore d’orchestra”, ha concluso tra gli applausi.
All’uscita di Il presidente Mattarella, che lo ha salutato per qualche minuto, Muti ha poi ripreso la metafora: “Le è piaciuta la somiglianza tra orchestra e società?” ha chiesto al Capo dello Stato. “Magnifico”, la risposta di Mattarella.
Il caso e la risposta del Maestro
Le parole del celebre conduttore sono state subito interpretate come un attacco frontale al premier Meloni, ma ha voluto precisare: «Nessuno cerchi di sfruttare con interpretazioni fuorvianti, proprio nei giorni delle elezioni, una frase da me pronunciata all’Arena di Verona, davanti del Presidente della Repubblica e del Primo Ministro”, ha dichiarato Riccardo Muti il giorno successivo all’evento. «La mia è stata una riflessione generale, che esprimo da anni, senza alcun riferimento alle Autorità presenti, in particolare al Presidente Mattarella e al Presidente Meloni che, come massimi rappresentanti della nostra Italia, incoraggio con tutta la stima».
