l’ex sindaco di Pesaro arriva a 100mila preferenze. Morani staccato – .

l’ex sindaco di Pesaro arriva a 100mila preferenze. Morani staccato – .
l’ex sindaco di Pesaro arriva a 100mila preferenze. Morani staccato – .

PESARO La fotografia con la cravatta al contrario, quella da top ten propagandistica, solo apparentemente un po’ rabbrividita, diventa oggi l’emblema della ripresa, della rincorsa, di una corsa controvento vittoriosa. Matteo Ricci, in versione cannibale, riporta le Marche dopo 20 anni (e piazza per la prima volta in assoluto la bandiera della città di Pesaro) in Europa.

L’onda lunga della Meloni, nell’ultima roccaforte rossa (o meglio, rossa relativa, vista la somiglianza con il M5s terzo per voti con l’economista Giovanna Basile come più votata) delle Marche, è evaporata. Ricci ha vinto in ognuna delle 106 sezioni del Comune, lasciandone, come il Pd, solo 7 in mano alla Fdl. È curioso che anche nel seggio 84, quello dell’azienda del San Salvatore, dove ha vinto l’Fdl (vittoria di Pirro, ovviamente) con il 41,03% contro il 25,64% dei Dem, in assoluto il più votato è stato Riccioli (misurato sui Meloni).

ZTL e zone periferiche

Risultato fotocopia nella ZTL di Piazza del Monte: Fratelli d’Italia avanti, Ricci il più votato. Stessa scena in tre borgate, a Fiorenzuola, Trebbiantico e Ginestreto, dove il monolite meloniano si è imposto lasciando però a Ricci la bandiera più votata. Ciccioli? In ombra sia la Meloni (sorpassata, in termini di voti, solo al 99° posto) che Ricci. Eliminato il fattore Vannacci di quella Lega che, alle regionali del 2020 a Pesaro, era salito al 20% e nelle amministrative dell’anno precedente (vinte sempre da Ricci) al 15%. Polvere di stelle, questa volta, per Carloni nella città di Gioachino Rossini dove raramente è andato oltre i 10-20 voti per sezione. Ma a tutti i concorrenti, amici e non, grandi e meno grandi (dall’ex amico Renzi a Tajani), Ricci ha lasciato solo le briciole.

Morani compreso, capace di superare i 50 voti solo nel 34° seggio. Tradotto: a Villa Fastiggi, sede dem. Così l’ormai ex sindaco, dettando legge nella città in cui ha governato per 10 anni, ha fatto leva sulla vittoria ottenendo alla fine quasi 90mila preferenze complessive (24.298 in provincia di Pesaro e Urbino) emergendo, grazie alla canale aperto con Roma, dalla complicatissima circoscrizione III, ponendosi sopra Zingaretti e Morani.

Non solo: durante la lunga notte europea, per diverse ore, ha costretto all’inseguimento anche Nardella. Una leadership che, nella sua Pesaro, ha creato il vuoto nonostante il derby con Morani e la capolista Schlein, fermatosi a un decimo dei voti raccolti. Un rapporto fissato su 5 a 1, contro Morani (5.357 voti), anche in provincia (dove Carloni è riuscito a rialzarsi). La corsa di Ricci, invece, è stata quella di Eurostar: a Pesaro il Pd sfonda al 40% (30% in provincia), il 15% in più che in Regione e nel collegio Centro Italia.

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Corriere Adriatico

 
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