Nessuno stipendio è stato ancora corrisposto ai tesserati dell’Alma Juventus Fano, fatta eccezione per alcuni under a cui è stata pagata parte dei rimborsi, mentre gli allenatori Cornacchini e Manoni e il resto della squadra attendono.
C’è tempo però fino al prossimo 30 giugno per saldare i debiti e ottenere così la firma delle liberatorie da presentare al momento dell’iscrizione insieme al resto della documentazione necessaria. Nessuna notizia, quindi, né nuove nomine di ruoli dirigenziali negli ultimi giorni, e anche sul fronte del mercato, almeno per il momento, tutto tace.
La nuova amministrazione, che sarà nominata nelle prossime ore, dovrà sicuramente lavorare sul fronte sportivo e incontrare al più presto il presidente Salvatore Guida per parlare dell’immediato futuro dell’Alma, che ora quasi sicuramente giocherà nella prossimo campionato marchigiano di eccellenza, vista la probabilità quasi nulla di ripescaggio per quanto sta accadendo anche alle altre società marchigiane.
La Serie D potrebbe infatti già essere in soprannumero se l’Ancona riuscisse ad iscriversi in Serie D dopo che il Covisoc ha escluso la squadra dorica dalla Serie C in favore del Milan Under 23, e c’è anche il fatto da considerare che il Fano è retrocesso direttamente dall’Interregionale all’Interregionale. Eccellenza, e quindi ha davanti a sé in classifica anche le squadre che hanno perso i playout.
Tra l’altro, l’Alma Juventus Fano dovrà fare a meno anche dell’encomiabile lavoro del social media manager Enrico Anniballi, che ha realizzato per il club granata i contenuti che sono stati poi inseriti sui canali social ufficiali.
“La società comunica che il social media manager Enrico Anniballi ha risolto il suo rapporto professionale con l’Alma Juventus Fano. La società lo ringrazia sentitamente per l’impegno e la passione dimostrata e gli augura buon lavoro per il futuro”, si legge nel comunicato ufficiale pubblicato su Instagram, mentre la pagina Facebook è rimasta bloccata sull’annuncio del nuovo allenatore forse a causa di alcuni problemi legati alla gestione, che però non era di competenza di Anniballi.
