“C’è chi nel partito voleva che andasse così” – .

“C’è chi nel partito voleva che andasse così” – .
“C’è chi nel partito voleva che andasse così” – .

VENEZIA – Venezia resta senza deputati. Non ne elegge uno solo. L’unico che se ne va, la Caorlotta Rosanna Conte della Lega, non ce l’ha fatta: non le basta il quinto posto nella circoscrizione Nord-Est per essere riconfermata. Un finale molto amaro per lei, che ora se la prende con il suo stesso partito: “Non è certo il risultato che mi aspettavo, ed è ovvio che sia deludente rispetto alle aspettative e, soprattutto, per il lavoro che ho svolto. fatto in Europa per 5 anni. Ed è per questo che sono ancora in pace con me stesso perché so cosa ho dato e cosa ho fatto. È triste perché evidentemente qualcuno nel partito voleva che andasse così. È un peccato perché Venezia ormai si ritrova senza alcun riferimento in Europa e vorrà dire che andrà a bussare altrove, magari a Monfalcone (il riferimento è al nuovo sindaco eurodeputato Cisint, ndr)”.

I RESIDENTI
Analizzando l’esito del voto, riguardo ai soli candidati residenti in città e provincia, che di per sé non erano molti, nessuno prenderà l’aereo per Strasburgo. A livello del Comune di Venezia, il miglior risultato è stato ottenuto dalla candidata Gabriella Chiellino degli Stati Uniti d’Europa, con 539 preferenze personali (1.094 in provincia, 3.957 nel collegio), ma la lista è fallita perché priva del Quorum pari al 4%. Su tutta la provincia il primato spetta a Conte, con 5.462 voti, dieci volte di più dei 546 vinti nel solo comune capoluogo e dei 13.396 complessivi della circoscrizione. Considerando che il generale Roberto Vannacci, primo ad arrivare, opterà per altre circoscrizioni, la Lega eleggerà il sindaco di Monfalcone Anna Maria Cisint e il veronese Paolo Borchia, anche lui eurodeputato uscente. Ci sono state diverse reazioni al conteggio. “Da una parte c’è rammarico per il risultato nazionale, speravamo che il 4% fosse alla nostra portata – ha detto Chiellino. D’altronde non posso nascondere una certa soddisfazione a livello personale. L’esito del voto ci dice che a Venezia l’area politica del Terzo Polo esiste e chiede rappresentanza: è sintomatico che nel 2022 l’alleanza avesse ottenuto l’8,41% che oggi è esattamente la somma di Stati Uniti d’Europa più Azione . Dobbiamo riprendere quella strada”. Sempre dagli Stati Uniti d’Europa, Gigi Giordani, socialista, ha ottenuto 147 voti in città, 274 in provincia, 580 nel collegio elettorale, mentre Saljihu Muharem detto Marco, di origini straniere ma residente a Venezia, di Più Europa contava 161, 486 e rispettivamente 5.095. Tutti i partiti riflettono sul fatto che Venezia non elegge gli eurodeputati. «Mi dispiace per Rosanna che è una persona capace e ha lavorato molto bene sul territorio – ha commentato Andrea Tomaello, vicesindaco leghista di Venezia. Quest’area rischia politicamente un po’ di irrilevanza. Anche in Regione non c’è nessun veneziano della città” . Raffaele Speranzon, senatore mestrino di Fratelli d’Italia, non è preoccupato: “La candidatura del consigliere regionale di Jesolo Lucas Pavanetto è servita e ha fatto molto bene al partito del territorio. Per Venezia parleremo senza problemi con gli altri eletti: la consigliera regionale uscente Elena Donazzan, ad esempio, la conosce bene, in lei troveremo un interlocutore sicuramente all’altezza del compito”. Emanuele Rosteghin, consigliere comunale del Pd, si gode l’ottimo risultato dei Dem che sono tornati primo partito nel Comune di Venezia.

I RIFERIMENTI
“Sicuramente altri eletti, tra cui Alessandra Moretti, potranno essere un punto di riferimento per le esigenze della città e della provincia. Abbiamo ottenuto un ottimo risultato, la graduatoria era molto competitiva: ora il Comune è nuovamente contendibile, ma insieme dobbiamo ricostruire il campo ampio”. Deborah Onisto di Forza Italia, che ha stretto il patto con Noi Moderati ed è stata sostenuta anche dall’esterno dal sindaco Luigi Brugnaro, ha ottenuto 448 preferenze a livello comunale (1.782 in quella provinciale e 2.203 per la circoscrizione). “Il nostro obiettivo, ha dichiarato, è quello di sostenere il partito che ha avuto un apprezzabile consenso a livello locale, dimostrando di essere vivo e attivo. Peccato solo per Venezia: come città non siamo molto fortunati ormai da un po’. Dovremo lavorare di più per migliorare la nostra rappresentatività”.

 
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