Firenze, al via a San Salvi il festival Franco Basaglia 100 – .

Firenze, al via a San Salvi il festival Franco Basaglia 100 – .
Firenze, al via a San Salvi il festival Franco Basaglia 100 – .

Firenze, 11 giugno 2024 – A San Salvi un’estate lunghissima: è la numero 26. Inizia all’interno della prima Estate Fiorentina voluta da Sergio Staino. L’edizione 2024 è in gran parte dedicata al Festival – evento speciale dell’Estate Fiorentina – dal titolo Franco Basaglia100. I Chille lo hanno realizzato – con il contributo anche del Ministero dei Beni Culturali, della Regione Toscana e della Fondazione Cr Firenze – in occasione del centenario della nascita dello psichiatra veneto che, grazie alla legge 180, si occupò dell’eliminazione definitiva di manicomi in Italia. Dopo l’anteprima di domenica 2 giugno – con Paint your poster e l’emozionante presentazione del libro di Franco Corleone sul centenario dell’uccisione di Giacomo Matteotti – il programma si apre subito con un evento speciale: giovedì 13 giugno il Teatro della Cooperativa di Milano con “ Ausmerzen Vite indegne di essere vissute” di Marco Paolini. Il Festival, che si conclude il 15 agosto con la presentazione del docu-film sull’intero viaggio di Marco Triarico, prevede un ricchissimo programma di oltre 30 spettacoli, eventi, presentazioni di libri, proiezioni di film… con la presenza dei massimi esperti del settore soggetto. È il più importante festival italiano realizzato in occasione del centenario Basaglia. Costa quasi 60mila euro, parzialmente coperti da un contributo di 35mila euro dell’azienda fiorentina. Tutte le iniziative iniziano alle 21,30 salvo diversa indicazione e sono ad ingresso libero ma obbligatoria la prenotazione: tel/whatsapp 335 6270739 oppure via email a [email protected]. Come sempre nei progetti Chille, alcuni incontri del Festival si svolgeranno presso le Biblioteche Luzi, Canova e Chiarugi San Salvi. Primo appuntamento, come già accennato, giovedì 13 giugno alle 21.30 In scena al Teatro della Cooperativa di Milano con “Ausmerzen. Vite indegne di essere vissute” di Marco Paolini, diretto da Renato Sarti, in scena anche Barbara Apuzzo, attrice affetta da artrogriposi.

Così Sarti introduce Ausmerzen: “Molti anni fa, mentre preparavo uno spettacolo sulla Risiera di San Sabba a Trieste, seppi dell’Azione Ti Quattro, il primo sterminio di massa nazista: l’eliminazione di settantamila tedeschi tra i malati di mente, portatori di handicap, disabili e bambini affetti da malformazioni. Quando ho visto Ausmerzen di Marco Paolini, che parlava di tutto ciò che aveva determinato, preceduto e seguito il T4, sono rimasto profondamente colpito. Un vero pugno nello stomaco. Ho deciso, d’accordo con Paolini, di metterlo in scena”. Ancora uno evento speciale sabato 15 giugno con il Teatro Stabile di Trieste e “(Tra parentesi)]La storia vera di un’impensabile liberazione”, spettacolo di e con Massimo Cirri – giornalista di Caterpillar – e Peppe Dell’Acqua – già collaboratore di Basaglia e suo successore alla guida di il DSM di Trieste. La regia è firmata da Erika Rossi. Lo spettacolo racconta gli anni memorabili in cui la malattia mentale venne progressivamente messa “tra parentesi” e i pazienti psichiatrici, da detenuti senza nome né dignità, tornarono ad essere cittadini, persone, individui da curare e non segregati. Dell’Acqua lo fa con delicatezza e non senza emozione, dipanando il filo dei ricordi e intessendo aneddoti curiosi, sollecitato da uno sparring partner d’eccezione, Massimo Cirri. Prende così forma un dialogo narrativo, un singolare percorso biografico che ricostruisce la storia umana e professionale di Franco Basaglia: la storia di una liberazione impensabile, destinata a non finire mai. Da martedì 18 a giovedì 20 il Laboratorio Chille de la balanza, diretto da Claudio Ascoli e Sissi Abbondanza con la collaborazione di Rosario Terrone mette in scena “Kafka”, spettacolo itinerante dedicato allo scrittore praghese di cui quest’anno si celebra il centenario della morte, avvenuta il 3 giugno 1924. Per presentare un Kafka per molti versi sconosciuto, legato all’incessante ricerca della “felicità” sono in scena: Loki Ascoli, Salomè Baldion, Andrea Banchetti, Simona Cardia, Andrea Giombetti, Margherita Gorrieri, Daniela Mariotti, Valentina Ronzini, Michele Tomai e Sara Tombelli. Completano la locandina dello spettacolo le musiche originali di Alessio Rinaldi, i suoni di Francesco Leavelfari e le luci di Margherita Cecchi.

Sempre giovedì 20, ma alle 17.30 e alla BiblioteCanova, il primo incontro-presentazione attorno a un libro. Parliamo dello splendido “Psichiatria Democratica 50 anni straordinari”. Un evento da non perdere, anche per le preziose testimonianze di chi ha costruito l’incredibile percorso del movimento fondato da Basaglia nel 1973. Tra queste, segnaliamo quelle di Emilio Lupo e Rocco Canosa. Si torna a San Salvi domenica 23 giugno con la proiezione di un film che simboleggia il superamento dei manicomi: stiamo parlando di “Matti da unlegare”, realizzato nel 1975 da Marco Bellocchio, Silvano Agosti, Sandro Petraglia e Stefano Rulli, e recentemente restaurato. Il film documentario ha vinto il premio OCIC alla Berlinale; è stato girato principalmente all’interno dell’istituto psichiatrico di Colorno in provincia di Parma. I quattro autori erano guidati dalla ferma convinzione di far parlare i pazienti senza “ripulire” il loro discorso e normalizzando la “’diversità’ del loro discorso. Non si è trattato quindi di un approccio asettico che rivendicasse l’oggettività, ma piuttosto dell’affermazione del film come mezzo per intervenire sulla realtà e modificarla.

Un altro incontro-presentazione di un libro… di cui basterebbe indicare solo il nome dell’autore. Martedì 25 giugno alle 21.30 ecco “Le nuvole di Picasso” di Alberta Basaglia, amatissima figlia dello psichiatra veneziano. All’incontro parteciperà, oltre a Basaglia, la giornalista Giulietta Raccanelli, coautrice del libro, il cui sottotitolo recita ‘Una bambina nella storia del manicomio liberato’. Così ne parla la stessa Alberta. “Come camminerebbe mio padre adesso, con cento anni sulle spalle? Sarebbe ancora integro, lo so. E aggiungiamo: cento anni dopo, la storia della sua opera, del manicomio liberato e poi superato, continua a farsi sentire! Ma, affinché le sue pratiche e i suoi insegnamenti restino guida e strumento di lettura del presente, è necessario andare al cuore delle motivazioni, porre le domande più decisive, quelle più scomode, quelle più oneste. Il tipo di domande che solo i bambini, implacabili e spudorati, sanno porre. In questo libro il racconto della rivoluzione che portò al superamento dei manicomi passa attraverso gli occhi di una bambina, Alberta, figlia di Franco Basaglia e Franca Ongaro.

Il giorno dopo, altra discussione su un argomento apparentemente laterale. Mercoledì 26 giugno ecco “Le Rems oggi. Non imputabilità”: un incontro per discutere di pericolosità sociale e non imputabilità per difetto psichico. Franco Corleone, artefice nel 2015 del superamento degli Ospedali Psichiatrici Giudiziari (OPG) e della nascita delle Rems (Residenze per l’esecuzione delle misure di sicurezza), Stefano Cecconi (già responsabile CGIL nazionale per le Politiche sanitarie) e Pietro Pellegrini, ne parla (Direttore del Dipartimento Assistenza Integrata di Salute Mentale dell’Azienda USL di Parma). Il mese di giugno si chiude giovedì 27 con un doppio appuntamento. Si comincia dalla BiblioteCanova, dove alle 17.30 si terrà un dibattito sul tema “Il carcere e la città”, che prosegue – nell’anno del centenario Basaglia – un ciclo di dibattiti già avviato con l’obiettivo di superare l’isolamento e la frammentazione del territorio che ospita le carceri e progettare azioni per migliorare la qualità ambientale e di conseguenza l’attenzione agli “ultimi” Partecipano Antonella Tuoni (Direttore del carcere di Sollicciano), Saverio Migliori (Fondazione Michelucci), Camilla Perrone (professore associato di Tecnica e pianificazione urbanistica dell’Università di Firenze) e Francesca Leavelfari (Direttore dell’Istituto Alberghiero Saffi). In serata si ritorna a San Salvi, dove alle 21.30 si ripeterà la mitica Passeggiata dei Chille de la balanza “C’era una volta…il manicomio”, una fiaba di e con Claudio Ascoli e con Sissi Abbondanza. La Camminata, che ha ormai ampiamente superato le 600 repliche con quasi 60.000 camminatori, sarà proposta in una nuova edizione speciale riferita al centenario Basaglia e alla presenza a San Salvi del XXI secolo Marco Cavallo, realizzata dall’artista Edoardo Malagigi “da” plastica riciclata.

Qui finisce giugno, ma sono ancora tanti e assolutamente importanti gli eventi che il Franco Basaglia 100 Festival propone nel mese di luglio. Lunedì 1 va in scena la compagnia teatrale “Sognando”, nata nel 1999 all’interno del Dipartimento di Salute Mentale dell’Usl N.1 di Massa e Carrara e composta da pazienti e operatori sanitari. “Sognando” presenta “La nanassa”, una divertente commedia di Eduardo Scarpetta. Martedì 2 luglio un nuovo evento speciale: oggi Franco Basaglia che vede il dibattito-dialogo tra John Foot – importante storico inglese e autore del prezioso libro “La Repubblica dei Matti. Franco Basaglia e la psichiatria radicale in Italia 1961-1978” Feltrinelli editore – e la storica Vanessa Roghi, autrice del recente podcast Rai Archivi della follia: alla ricerca di Franco Basaglia.

Il Teatro torna con Chille e la loro ultima produzione che ha debuttato nei giorni del centenario di Basaglia. Ecco mercoledì 3 luglio “MANASIA, ADDIO! Contro tutti i muri”, spettacolo in cui Claudio Ascoli e Sissi Abbondanza raccontano Franco Basaglia e Franca Ongaro Basaglia in un dialogo-scontro con due giovani spec-attrici. Il critico Michele Pascarella osserva: “Dire che li interpretano sarebbe riduttivo. Anzi, continuano la tensione responsabile, quindi etimologicamente estetica (quindi cognitiva) dei Basaglia. (…) Franco Basaglia e Franca Ongaro, Claudio Ascoli e Sissi Abbondanza: come non completare con Julian Beck e Judith Malina la triade di coppie rivoluzionarie che, attraverso il linguaggio, hanno voluto (o meglio: vogliono, presente obbligatorio!) analizzare e trasformare la realtà? Lo scopo del loro fare, oserei riassumere, è lo sviluppo della teatralità umana, cioè la capacità di ogni persona (e non solo dell’artista) di utilizzare il teatro come mezzo di conoscenza della realtà”..Arriva a casa giovedì 4 luglio Chille uno dei grandi maestri della fotografia italiana. Parliamone Gianni Berengo Gardin, oggi novantatreenne, che nel 1969 con Carla Cerati realizza il libro fotografico “Morire di class” su suggerimento di Franca Ongaro. Lo straordinario reportage che tanto ha contribuito a far conoscere l’assurdità dell’esistenza dei manicomi in Italia, è stato realizzato, tra l’altro, anche a San Salvi. Nel centenario Basaglia il libro è stato ripubblicato da Il Saggiatore. Don Andrea Bigalli parlerà con Berengo Gardin in una serata che si preannuncia davvero emozionante. Sono ancora numerose le iniziative del Chille Festival. Ve li riportiamo qui brevemente con l’impegno di ritornare con maggiori dettagli. Martedì 9 e mercoledì 10 luglio il Teatro dei Chille torna con “Basta”, spettacolo itinerante di e con Sissi Abbondanza, giovedì 11 uno spettacolo omaggio a Dino Campana con “Il sangue del ragazzo. I giorni di Dino Campana” del Teatro delle Selve. Due presentazioni di libri avranno luogo presso la Biblioteca Luzi, alle 17.30 e alla presenza degli autori: mercoledì 10 “Cento giorni che non torro” di Valentina Furlanetto, Laterza editore; Venerdì 12 “Franco Basaglia: un intellettuale nelle pratiche” a cura di Mario Colucci e Pierangelo Di Vittorio. Ma non finisce qui. Ecco un evento incontro alla Biblioteca Chiarugi di San Salvi domenica 14, in collaborazione con la Fondazione Scabia. L’occasione è un confronto tra lo storico Marco Cavallo, realizzato nel 1973 tra gli altri da Giuliano Scabia, e il recentissimo Marco Cavallo del XXI secolo dell’artista Edoardo Malagigi, realizzato partendo dagli scarti dei cittadini di Firenze. Seguono momenti di teatro – Astragali con Fìmmene, ancora Chille con A little girl e Officina Papage con Di che famiglia sei – e un ultimo imperdibile incontro con uno psichiatra decisamente non convenzionale: Piero Cipriano, autore di libri, di cui forse il migliore noto è Il manicomio chimico. Cipriano ama definirsi uno psichiatra riluttante: a San Salvi incontrerà i giovani (e non solo) sullo stato della psichiatria oggi… Come vedete, un Festival davvero ricco con tanti momenti nel nome di Franco Basaglia: assolutamente da non perdere. Ulteriori informazioni sono sul sito www.chille.it.

 
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