Marano Vicentino ha ospitato anche quest’anno il raduno nazionale dei polentari italiani, alla 16esima edizione del quale anche questa volta ogni regione ha portato le proprie specialità di polenta.
All’incontro, dal 24 al 26 maggio, era presente anche il Comitato Polenta e Mortadella di Varone, che organizza l’antica festa nata da un antico “beneficio” dovuto dalla Curia alla comunità (una “soma di pane di grano, una brenta di vino e un cucchiaio di farina cotta”), che si svolge la prima domenica di Quaresima.
Al raduno nazionale dei polentari d’Italia, organizzato ogni due anni dall’associazione culturale polentari d’Italia, ogni gruppo polentaro partecipante (ad oggi se ne registrano 18 del nord, centro Italia e Sardegna) propone la propria ricetta tipica della polenta; è un confronto e non una sfida, una sorta di scuola di cucina regionale espressa dalle capacità culinarie, culturali e gastronomiche dei polentari. Il raduno offre al pubblico l’opportunità di degustare 18 tipi diversi di polenta, per un viaggio gastronomico nelle tradizioni lungo il territorio. Oltre a questo, spettacoli con danze popolari, artisti di strada e musica. Riva del Garda ospitò il raduno nel 1997.
Il Comitato Polenta e Mortadella era rappresentato dalla presidente Elisa Betta, dal vice Claudio Franceschini, Marco Vivaldelli (cassiere), Elena Carloni (segretaria), Loredana Mascaro e Paolo Daprà.
«È stata una festa bellissima – racconta la presidente Elisa Betta – e l’occasione sia di assaggiare tante polente diverse, sia di proporre la nostra a tantissime persone provenienti da tutta Italia. Un evento divertente ma anche un’esperienza culturale. C’erano anche gli amici della Valle di Ledro con la loro polenta concia, insieme oggi siamo gli unici a rappresentare il Trentino. La polenta è stata distribuita e degustata sabato sera, mentre domenica c’è stato un bellissimo corteo per le vie del paese con la banda musicale e il sindaco.
