Di Ilaria Lumini
PISTOIA – Nove anni di carcere per rapina aggravata. Questa è la richiesta di pubblico ministero Leonardo De Gaudio per la banda di rapinatori arrestata dai carabinieri del nucleo radiomobile di Pistoia (quattro cittadini albanesi, tra i 20 e i 34 anni, Juku Jozef, lleshi Vladimir, Mytaj Daniel e Deda Pjeter) che nella notte del 26 gennaio 2023 hanno picchiato e hanno derubato tre persone nelle loro abitazioni, la prima a Chiesina Montalese (è stata picchiata un’anziana signora) e la seconda poco dopo nella frazione Le Querci (due vittime, un’anziana madre e suo figlio).
A Chiesina Montalese rubati gioielli per un valore di circa 500 euro e la proprietaria della casa, una donna anziana, picchiata fino a quando non le è stata data una prognosi di 21 giorni. La seconda rapina a Le Querci, circa 30 minuti dopo la prima, nell’abitazione di proprietà di un’anziana signora e del figlio 70enne. Le due vittime, che avevano sorpreso i ladri in casa, erano state chiuse in bagno ma non prima di essere state picchiate: la madre aveva infatti riportato la frattura di una costola.
Qui nella seconda rapina la banda di rapinatori aveva sequestrato circa 170 euro tra contanti, gioielli e orologi.
Questa mattina i quattro, a seguito della richiesta di immediato giudizio cautelare presentata dal pm incaricato delle indagini, si sono presentati davanti al tribunale collegiale con l’accusa di rapina aggravata. Due di loro sono accusati di essere i rapinatori coinvolti negli attacchi, gli altri due di essere il postino e l’altro l’autista dell’auto utilizzata per la fuga, una Yaris.
Le indagini della polizia che hanno portato all’arresto dei quattro sono partite dalle intercettazioni in corso sui furti di piante avvenuti nel mese precedente, quindi lo scorso dicembre.
