Si è presentato alla caserma dei carabinieri di Modena con il corpo della moglie nel bagagliaio dell’auto. I militari lo hanno arrestato quasi in flagranza di reato con l’accusa di omicidio volontario aggravato mentre l’autopsia stabilirà le cause della morte. Secondo le prime informazioni, la donna aveva una cintura legata al collo e un sacchetto di plastica in testa, ma nelle prossime ore si svolgeranno le analisi del medico legale. Quella che ora gli inquirenti stanno ricostruendo è la storia di un matrimonio giunto al termine, con le procedure di separazione già in corso e la donna intenzionata ad ottenere l’affidamento esclusivo dei figli. La coniuge si era opposta in Italia alla decisione del tribunale austriaco che le aveva concesso l’amministrazione primaria dei due minori. La vittima, di quello che sembra essere il 26esimo femminicidio di questo 2024, si chiamava Anna Sviridenko e aveva 40 anni. Era italiana, di origini russe, ed era specializzanda in radiologia presso l’Università di Modena e Reggio Emilia (Unimore). «La nostra comunità è devastata dalla notizia della brutale uccisione di un suo specializzando di radiologia», scrive Carlo Adolfo Porro, rettore di Unimore, «il femminicidio è un cancro che non possiamo più tollerare, una vergogna che macchia la nostra umanità, e non c’è Non ci sono mezzi termini per condannarlo: è un atto vile, disumano e inaccettabile. È tempo che la nostra società si ribelli con forza contro questa barbarie”.
Chi era Andrea Paltrinieri
Nella notte tra lunedì 10 e martedì 11 giugno, Andrea Paltrinieri è arrivato nella caserma di via Pico della Mirandola nel capoluogo emiliano-romagnolo con il corpo della moglie nel bagagliaio. Tutto ancora da chiarire, quando, come e dove è morta la donna. Secondo quanto affermato dal Resto del Carlino, l’uomo avrebbe ammesso l’omicidio ai militari. Ad ucciderla a casa dei genitori è Paltrinieri, ingegnere 48enne residente a Modena. Un’aggressione mortale è avvenuta il giorno dopo la decisione del tribunale italiano sulla custodia dei loro figli di 2 e 3 anni. Nel maggio dello scorso anno, su richiesta di Sviridenko, il tribunale di Innsbruck le ha concesso l’affidamento “prevalente”, garantendo al padre il diritto di visita. Nel gennaio 2024 Paltrinieri si rivolse ai giudici di Modena per la separazione con accuse contro la donna, contestando la giurisdizione austriaca. Un mese dopo, sempre in Austria, la donna aveva chiesto l’affidamento esclusivo per lei e ieri, secondo il quotidiano emiliano, i giudici italiani avevano stabilito l’affidamento condiviso ma con i figli che avrebbero dovuto trasferirsi dalla madre, fuori dal Paese. ‘Italia.
