Elezioni, eletti solo 19 sindaci su 148 comuni. Eliminate le quote donne nelle Marche (con qualche eccezione) – .

Elezioni, eletti solo 19 sindaci su 148 comuni. Eliminate le quote donne nelle Marche (con qualche eccezione) – .
Elezioni, eletti solo 19 sindaci su 148 comuni. Eliminate le quote donne nelle Marche (con qualche eccezione) – .

C’era una volta Ada Natali, che nel 1946 fu eletta primo sindaco donna d’Italia a Massa Fermana. C’era una volta, perché da allora nelle Marche le fasce tricolori su sfondo rosa sono rimaste quasi una rarità, relegate per lo più nei piccoli paesi dell’entroterra o nei paesi sotto i 15mila abitanti. Un ulteriore suggello è stato posto da quest’ultima tornata elettorale che, ad esempio, nella terra di Natali – il fermano – ha visto zero donne elette alla carica di primo cittadino. E alla fine il conteggio dei seggi femminili nei Comuni si riduce a 30 su un totale di 225 Comuni: uno ogni 7,7 vinti dai sindaci. Valeria Mancinelli, primo e unico sindaco di Ancona – capoluogo delle Marche – aveva lanciato l’allarme già dal 1860 a oggi, spiegando che non è facile per una donna guidare un comune di dimensioni medio-grandi: «Su Le donne – ha detto -, si fanno carico di gran parte del lavoro di cura, non solo dei bambini ma anche degli altri membri della famiglia. E lavori domestici. Tutto questo restringe il vivaio da cui possono nascere i campioni”. In realtà non è facile neppure farsi strada in realtà decisamente più piccole, schiacciate da una politica prevalentemente maschilista.

Pesaro Urbino, provincia progressista: i sindaci sono perle rare

Risulta così che anche in una provincia fortemente progressista, come quella di Pesaro Urbino, ci sono solo 5 – cinque – sindaci (o sindaci) donne su 50 – cinquanta – Comuni. Tutti eletti o rieletti in queste elezioni. Si trovano a Belforte all’Isauro dove è Federica Battazzi, a Borgo Pace con Romina Pierantoni, a Gabicce con Marila Girolomoni, a Montecalvo in Foglia con Donatella Paganelli e a Pietrarubbia con Assunta Maria Paolini. Tutto il resto – che comprende anche centri come Pesaro, Fano, Urbino ma anche Vallefoglia, Mondolfo e Colli al Metauro – è monopolio dei colleghi che non si arrendono mai.

Macerata, guarda cosa succede

Risulta anche che invece, in una provincia più di centrodestra in termini percentuali come quella di Macerata, ci sono 12 sindaci donna su un totale di 55 comuni che compongono il territorio: di questi, 8 sono freschi di elezione o rielezione. Sono Giuseppina Feliciotti a Cessapalombo, Lorella Cardinali a Montecosaro, Angela Barbieri a Montefano, Sara Simoncini a Poggio San Vicino, Noemi Tartabini a Potenza Picena, Vanda Broglia a Sant’Angelo in Pontano, Silvia Pinzi a Serra Petrona e Rosella Sensi a Visso. Ma governano anche Cristina Gentili a Bolognola, Giuliana Giampaoli a Corridonia, Rosa Piermattei a San Severino e Silvia Bernardini a Ussita.

L’Ancona ci prova ma siamo ancora lontani

L’anconetano, invece, conta poche donne con la fascia tricolore, 7 Comuni su 47, ma ha dalla sua parte un passato recente, ovvero Valeria Mancinelli (centrosinistra) alla guida dell’Ancona per dieci anni e un presente più che dignitoso con la sindaca Stefania Signorini (di centrodestra) insediata per il secondo mandato a Falconara Marittima, comune di oltre 25mila abitanti. Ma c’è anche Daniela Ghergo (di centrosinistra) nella popolosa e industriale Fabriano e Cristina Amicucci a Chiaravalle. Se il ballottaggio fosse favorevole a Michela Glorio (che deve vedersela con Francesco Pirani), Osimo potrebbe anche cambiare il corso di una storia fino ad ora tutta maschile. Le elezioni hanno invece portato in Municipio Marisa Abbondanzieri ad Arcevia, Sara Ubertini a Belvedere Ostrense, Federica Fanesi a Ostra e Debora Pellacchia a Serra San Quirico.

Il Fermano tra maglia nera e fanalino di coda

La provincia di Fermo veste di diritto la maglia nera in tema di quote rosa. In questa tornata elettorale sono andati al voto 22 comuni e sono stati eletti solo i sindaci. Su 40 comuni solo tre roccaforti femminili: Altidona con Giuliana Porrà, Monterubbiano con Meri Marziali e Ortezzano con Carla Piermarini.

L’Ascoli festeggia il record (tutto maschile)

Nell’ascolano, dove si è appena festeggiato il record del sindaco del capoluogo di provincia più votato d’Italia – ovvero Marco Fioravanti ad Ascoli – la situazione è davvero triste. Tre sindache donne su 33 comuni: ad Appignano c’è Sara Moreschini, a Castorano la neoeletta Rossana Cicconi e a Montemonaco Francesca Grilli.

C’era una volta Ada Natali.

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Corriere Adriatico

 
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