«Ora basta con i battibecchi, serve un grande centro». L’indicazione dopo il voto alle elezioni europee – .

«Ora basta con i battibecchi, serve un grande centro». L’indicazione dopo il voto alle elezioni europee – .
«Ora basta con i battibecchi, serve un grande centro». L’indicazione dopo il voto alle elezioni europee – .

VENEZIA – Sindaco Brugnaro, quali indicazioni si possono trarre da queste elezioni? Nel centro di Venezia e a Mestre il Pd recupera, mentre Fratelli d’Italia “mangiano” il centrodestra, come del resto in Veneto.

«Posso fare una battuta? Mancava l’effetto Brugnaro (ride). Le elezioni europee sono elezioni di visione, come sapete non ho partecipato, ho fatto solo un appello per il Partito Popolare Europeo insieme a Tajani e al di là di questo come Coraggio Italia non ci siamo occupati direttamente di questo. Mi sembra che l’indicazione generale sia chiara: c’è oggettivamente un calo di affluenza e forse anche di interesse. Sbagliato, perché bisogna sempre andare a votare. E poi va detto che i partiti di governo aumentano la loro presenza. Questa dicotomia maggioranza-opposizione si è un po’ cristallizzata”.

Manca il centro.

«Il centro non si può fondare perché litigano tra loro e quindi si viaggia guardando due fari. Da una parte Fratelli d’Italia, dall’altra il Pd. Spero e mi aspetto che venga ricostituito anche un corpo intermedio di persone ragionevoli. Il PPE è ancora oggi alla guida dell’Europa. E, aggiungerei, per fortuna”.

Perché dice questo?

«In Europa c’è ancora una forte presenza socialista. Sono elementi molto forti nella “Coalizione Ursula”. Con queste elezioni spero che qualcosa si riequilibri, spero che certi estremismi e certe misure ambientali insensate vengano bloccate. Penso alle auto che dal 2035 dovranno essere tutte elettriche. Tecnicamente non è possibile. E poi le misure su agricoltura e pesca, alle quali si sono opposte tutte le persone ragionevoli”.

Ti riferisci ai Verdi?

«Bonelli e Fratoianni hanno ottenuto un buon risultato. La sinistra è tornata, insomma, qualcuno sarà contento e qualcun altro avrà un po’ di timore. Per fortuna non sono al governo e il governo è cresciuto. Ma non solo. Il Partito Democratico guidato da Schlein è più a sinistra. Adesso hanno inserito una serie di candidati ottimi o bravi, poi vedremo quando arriverà il momento delle scelte concrete. In Italia lanciano messaggi del tipo “più soldi per tutti” senza dire dove prendiamo le risorse. Dobbiamo ribellarci alla logica del debito per ottenere consensi”.

Prima di parlare di politiche energetiche, cosa intendevi?

«Al di là di proclami capziosi, vorrei che dicessero come vogliono fare certe cose, raggiungere certi obiettivi. Se l’intenzione è fare auto elettriche con batterie made in China sedetevi: non possiamo distruggere l’economia italiana. Dobbiamo compiere la transizione ecologica nei tempi e nei modi che crediamo possibili. Dobbiamo immaginare, ad esempio, che non esistano solo il vento e il sole che secondo Bonelli sono liberi. Certo, sono gratuiti, ma le turbine eoliche sono costose e presentano alcuni problemi. I pannelli fotovoltaici vengono realizzati per la maggior parte in Cina, togliendo altri posti di lavoro in Italia. Oltre a questa ci sono anche altre soluzioni. Abbiamo biocarburanti che hanno poco impatto, siamo partiti dall’idrogeno e dobbiamo pensare alla fusione nucleare, con piccoli impianti. Ci sono tante cose da mettere sul tavolo, senza polemiche come chi sembra avere la verità in tasca e poi non ha fatto niente nella vita».

Raffaele Speranzon, rivendica Fdi come prossimo sindaco, cosa ne pensa?

«Non commento il Comune di Venezia, l’ho già detto. Mi occupo dell’amministrazione e mi sto dando da fare, ho ancora un anno e mezzo davanti ed è ancora tanto tempo”

Il Pd ha riconquistato la maggioranza nel centro storico. È un segnale di declino del centrodestra in città?

“Non lo so. Quando qualcuno vota per il Pd è un problema suo (ride). Con gli Europei parliamo di una situazione diversa. Si parla di questioni europee e lì le posizioni del governo e del Pd non sono così distanti: pensiamo alle guerre israelo-palestinese e russo-ucraina”.

In conclusione, che bilancio fa per Coraggio Italia e che futuro vede per il partito?

«C’è tanta attività, gente entusiasta, gente che entra in politica per la prima volta. Sono i giovani che mi interessano, poter intercettare il loro entusiasmo, creare la classe dirigente del futuro. In questa fase della mia vita sono soddisfatto. La politica deve essere anche divertimento e sorrisi. Con un cuore trasparente e buono si possono ottenere grandi risultati.”

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Il Gazzettino

 
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