Vuelle, basi prime sotto canestro. È iniziata la caccia ai pivot italiani – .

Vuelle, basi prime sotto canestro. È iniziata la caccia ai pivot italiani – .
Vuelle, basi prime sotto canestro. È iniziata la caccia ai pivot italiani – .

L’inaspettata vittoria di Cantù nella gara di Trieste, che ha riaperto la serie finale quando tutto era pronto per festeggiare la promozione, non ha certo aiutato Cinciarini a sciogliere il nodo dentro di lui. Magari anche stasera i triestini non si faranno sorprendere e potranno sfruttare il secondo match point, ma in ogni caso il club brianzolo non sembra essere l’unico a piacere al trequartista pesarese. E le sirene della Serie A rappresentano ancora una forte attrazione per Andrea che, alla soglia dei 38 anni, vede ormai vicina la fine della sua splendida carriera. Vedremo se Pesaro riuscirà a infilarsi in questa finestra per aprirla, ma non si può incatenare nemmeno la volontà di un atleta; anche perché la prima qualità necessaria per far parte della Vuelle 2024/25 sarà la convinzione di voler lottare con questa maglia per rialzarsi. Si avvicina la scadenza per la scelta (19 giugno), ancora un po’ di pazienza e il nodo si scioglierà.

Sacripanti, intanto, da buon lombardo, ragiona con la sua tipica razionalità e concretezza nel disegnare quello che potrebbe essere il roster. Non sempre si comincia dai titolari per fare squadra, anzi forse data la scarsità di italiani a disposizione in Serie A2, è importante mettere in panchina i pezzi giusti senza svenarsi, per poi sparare i pezzi grossi più tardi. Anche perché Pino, ricoprendo anche l’incarico di direttore sportivo, deve far quadrare i conti con il budget a disposizione. Ha quindi senso l’intenso colloquio con Giovanni Pini, suo fedelissimo, che sarebbe perfetto per sostenere il pivot. Il lungo emiliano ha diverse richieste in A2 (piace anche a Verona, Udine e Forlì), ma qui c’è un allenatore che potrebbe valorizzarlo e lui lo sa. Un altro centro italiano che fa gola a molte squadre è Giovanni Vildera, che dovrebbe lasciare Trieste e che, contrariamente a quanto detto nell’ambiente, non ha ancora messo nero su bianco con il Brindisi: un giocatore tosto (non a caso il suo soprannome è Leone). e dotato di buona tecnica, ancora piuttosto giovane – è del ’95 – ma abbastanza abile da cavarsela sotto i tabelloni. L’unica cosa che gli manca è l’altezza, altrimenti forse avrebbe fatto un’altra carriera, ma bastano 2,05 del piano di sotto per farsi strada, soprattutto con quel semi-gancio (mancino tra l’altro) che pochi possiedono in l’era dei saltatori in lungo che vivono di basket. Anche la Serie A si muove e Pesaro perde un altro dei suoi protagonisti: come ormai era nell’aria, Leonardo Totè ha firmato per il Napoli, dove aveva già giocato due anni fa. Scafati annuncia invece l’ex capitano trevigiano Alessandro Zanelli, mentre Cremona pareggia in A2, offrendo la ribalta a Federico Zampini classe ’99, play-guard che ha fatto benissimo a Forlì.

Elisabetta Ferri

 
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