a giugno i contratti a tempo determinato spingono le assunzioni in Piemonte – .

PIEMONTE – Sono circa 30.640 IL contratti programmato dalle Imprese piemontesi per giugno 2024un valore che sale a 81.280 se consideri il tutto Trimestre giugno-agosto 2024.

La tendenza appare positivo È a livello mensile (+420 ricavi rispetto a giugno 2023, per un cambio tendenziale di +1,4%), entrambi accesi base trimestrale (+1.040 assunzioni rispetto allo stesso trimestre dell’anno precedente). A livello complessivo nazionale si registra una sostanziale stabilità rispetto a giugno 2023 (-0,3%) ed un lieve incremento rispetto al corrispondente trimestre (+0,6%).

Entrate in Piemonte a giugno Il 2024 rappresenta il Il 21,2% dei 144.900 assunzione prevista nel Nord Ovest e IL 5,4% del totale di quelli nazionale (circa 566 mila).

Sono alcuni dei dati contenuti nel Bollettino dell’ Sistema informativo Excelsiorrealizzato da Unioncamere e Ministero del Lavoro e delle Politiche Socialisulla base di interviste effettuate su un campione di aziende nel periodo 15 aprile – 3 maggio 2024.

IL 56,9% delle assunzioni prevista per il mese di giugno micro e piccole imprese (1-49 dipendenti), 19,7% aziende di medie dimensioni (50-249 dipendenti) e 23,4% grandi aziende (250 dipendenti e oltre).

IL 78,4% dei ricavi pianificati dalle imprese piemontesi riguarderà personale dipendente (valore in rialzo di circa due punti rispetto a maggio 2024), il 16,8% lavoratori temporanei (dati stabili), il1,2% collaboratori e il 3,6% altri lavoratori non occupati.

la domanda di lavoro anche a giugno 2024 è trainata da contratti a tempo determinato con il 60% di guadagno programmato (in aumento di tre punti rispetto al mese precedente), seguono quelli a tempo indeterminato con il 27% dei casi (in calo di un punto rispetto a maggio 2024). L’apprendistato rappresenta la tipologia contrattuale prescelta per il 7% dei ricavi, mentre gli altri contratti detengono una quota residua pari al 6% del totale regionale.

Dei 30.640 ingressi attesi in Piemonte a giugno 2024 il Il 14% sono laureati (in calo di un punto rispetto a maggio 2024), il 28% laureati (in calo di 2 punti rispetto al mese precedente), il qualifiche o diplomi professionali e la scuola dell’obbligo pesano rispettivamente 38% e 18%.

Considerando i dati del trimestre giugno-agosto 2024 emerge che sono sempre i Servizi A costituiscono la quota maggiore della domanda di lavoro con 54.060 voci, il 66,5% del totale (440 unità in più rispetto allo stesso trimestre dell’anno precedente). L’industria prevede 27.230 entrate, generando il 33,5% della domanda complessiva e segnando un incremento di circa 590 unità rispetto al periodo giugno-agosto 2023.

Tra i servizi, il settore che assorbirà il parte più significativa degli 81.280 ingressi attesi nel trimestre giugno-agosto Il 2024 è il turismo (servizi di alloggio e ristorazione, servizi turistici), con 11.950 ingressi (14,7% del totale), seguono il commercio, con 11.160 ingressi e una quota pari al 13,7% del totale e dai servizi alla persona, per i quali le imprese intervistate ritengono di avere effettuare 11.030 assunzioni (13,6%).

Nel settore industriale si distinguono i seguenti settore edile, con 7.090 iscrizioni previste nel periodo in esame, e il industrie meccaniche ed elettroniche, con 5.700 assunzioni nel trimestre e una quota del 7,0% sul totale.

Il 28% dei ricavi previsti a giugno 2024 in Piemonte sarà destinato alle professioni commerciali e di servizio, il 19% a dirigenti, specialisti e tecnici. Gli operai qualificati e gli operatori di impianti produrranno il 29% del fatturato e solo il 9% sarà rappresentato da impiegati. I profili generici costituiranno il 15% delle assunzioni mensili.

Più di un’assunzione su tre (35,1%) riguarderà giovani sotto i 30 anni. Nel 20% dei casi le aziende prevedono di assumere personale immigrato.

Per circa il 63,2% del reddito è richiesta esperienza professionale specifica o esperienza nello stesso settore. Al 21,6% dei nuovi assunti verrà chiesto di applicare soluzioni creative e innovative, il 12,6% coordinerà altre persone.

Il 43% dei ricavi sarà compreso nell’area produzione di beni e fornitura di servizi (in aumento di un punto rispetto al mese precedente), il 20% nelle aree commerciali e di vendita, il 16% nelle aree tecniche e di progettazione. La logistica assorbirà circa l’11% delle assunzioni previste per giugno 2024, mentre le aree amministrative e gestionali genereranno entrambe una quota del 5%.

È confermato il disallineamento è elevato tra domanda e offerta di lavoro: È giugno Il 50,8% dei profili professionali ricercati sono di difficile reperibilitàuna quota leggermente superiore a quella di un anno prima e in aumento di un punto rispetto a maggio 2024. Superiore anche alla media nazionale (47,6%) l’incidenza delle posizioni lavorative che rischiano di rimanere vacanti in Piemonte.

Le difficoltà per ottenerlo sono legate soprattutto a mancanza di candidati (33,6%, in diminuzione rispetto a giugno 2023), seguito dapreparazione inadeguata dello stesso (11,8%, in aumento rispetto a un anno fa).

Tra le figure più difficili da trovare, con una difficoltà nel reperire in tutti i casi superiore al 70%, vengono identificate le professioni per lo più correlate a mondo manifatturiero e delle costruzioni.

Al primo posto ci sono i Operai specializzati E finire i lavoratori nella costruzione (delle circa 1.090 iscrizioni previste l’85,5% è difficile da reperire), seguono circa 840 iscrizioni attese e una difficoltà di reperimento del 78,1% artigiani meccanici, assemblatori, riparatori, manutentori su macchine fisse/mobili. NONel mese di giugno 2024 ne risultano ricercati circa 480 fonderie, saldatori, lattonieri, calderai, montatori di carpenteria metallica E non si riscontrano nel 76,2% dei casi.

Ci sono anche altre figure che le aziende non riescono a trovare sul mercato del lavoro fabbri produttori di utensili (73,1%), operai specializzati nell’installazione/manutenzione di apparecchiature elettriche ed elettroniche (71,4%), tecnici per la gestione dei processi produttivi di beni e serviziio (71,3%) e tecnici sanitari (70,2%).

Nel dettaglio delle qualifiche, la ricerca di personale laureato sarà difficile per una percentuale superiore alla media regionale (51,2%); tra i settori che presentano le maggiori criticità ci sono quello sanitario e paramedico (77,0%), il chimico-farmaceutico (76,9%), le scienze matematiche, fisiche e informatiche (72,0%) e l’ingegneria civile e architettura (68,3%).

IL le aziende lamentano inoltre un’elevata difficoltà nel reperire candidati con formazione tecnica superiore (ITS, 72,7%, in crescita rispetto a maggio, quando il 66,5% delle cifre richieste rischiava di restare scoperte).

A livello secondario si riscontrano difficoltà complessive (50,6%) nel reperire candidati leggermente inferiori alla media regionale. Vi sono però indirizzi che segnalano uno sbilanciamento particolarmente elevato tra domanda e offerta di lavoro, come nel caso dell’elettronica ed elettrotecnica (74,4%), della produzione e manutenzione industriale e artigianale (72,0%) e della meccanica, meccatronica ed energia (71,1 %).

Infine, per quanto riguarda il titolo di formazione o diploma professionale (la difficoltà media nel conseguimento del titolo è del 51,6%), le maggiori difficoltà si rilevano per i settori elettrico (71,3%), riparazione veicoli a motore (65,1%) e meccanico (64,5%) .

 
For Latest Updates Follow us on Google News
 

PREV Lavoro a Cesena, il Comune cerca 10 insegnanti per gli asili nido e 3 per gli asili nido – .
NEXT “Infermieri sudamericani in Lombardia entro fine anno. Cercheremo anche tecnici e medici” – .