Suor Ottorina Mega, madre superiora e per 50 anni suora dell’Istituto Cante di Montevecchio di Fano, avrebbe compiuto 99 anni ad agosto. Si è spenta invece ieri nel rifugio del Cante, confortata dal caldo abbraccio di quella comunità che lei ha guidato per tanto tempo. Arrivò a Fano agli inizi degli anni Cinquanta. Originaria di Trevigliano (Bergamo), arrivata prima come semplice suora, poi come superiora storica, è rimasta all’Istituto Cante di Montevecchio fino al 2001, anno in cui tutte le suore si ritirarono dalla struttura per andare a vivere a Zavarise.
“La nostra città deve molto a questa donna – sottolinea Giovanni Di Bari, presidente dell’associazione Cante di Montevecchio, ricordandola -. Non solo Fano, ma anche la provincia, l’intera Regione e con essa tutto il Centro Italia che ha ‘affidato’ al Cante la sorte di giovani vite bisognose di cure, quella di Madre Ottorina, completamente dedita all’accoglienza e all’assistenza dei bambini e famiglie in difficoltà sanitarie ed economiche, in tempi in cui le difficoltà spesso rasentavano l’impossibilità di sopravvivere. Il Cante di Montevecchio si identifica con Suor Ottorina, perché per tutti era ‘il’ Cante di Montevecchio, sempre disponibile ad affrontare qualsiasi difficoltà, nonostante i sacrifici suoi e delle altre sorelle, ha accolto, cresciuto, educato e riportato indietro centinaia di bambini alla vita.”
È con “amarezza e grande ammirazione” che i componenti della Canzone salutano “questa donna eccezionale, con la serenità di pensarla accanto all’amato fratello e ancora insieme al commendatore Giovanni Di Bari (presidente della Canzone della Seconda Guerra mondiale agli inizi degli anni ’80, nonno dell’attuale presidente, ndr), al dottor Caselli, a don Guido Berardi e don Achille, uomini con i quali ha condiviso buona parte della sua vita e della sua missione”.
Tiziana Petrelli
