il Comune avrebbe già esaminato la situazione contabile della D. Ma l’incognita resta Tiong – .

il Comune avrebbe già esaminato la situazione contabile della D. Ma l’incognita resta Tiong – .
il Comune avrebbe già esaminato la situazione contabile della D. Ma l’incognita resta Tiong – .

ANCONA Un gomitolo aggrovigliato. Da sciogliere, senza possibilità di rinvio, entro l’8 luglio. Data in cui Ancona, – attraverso l’attuale numero di registrazione o con uno nuovo di cui all’art. 52 Noif – dovrà richiedere, in soprannumero, l’inserimento nell’organico di Serie D 2024-2025. L’opera proveniente da Palazzo del Popolo è totale. In tre direzioni: conoscere l’esatta situazione debitoria e creditizia del club; attivare il maggior numero di istituzioni che possano far valere la causa; trovare un nuovo investitore di punta fornendogli una solida base composta da tante anime dell’imprenditoria anconetana (piccola, media e grande). Inutile giri di parole: con l’attuale matricola – a tutela dell’intero settore giovanile – le possibilità per la D sono maggiori. Una controindicazione: incontrare l’enigmatico Tony Tiong che, attraverso il suo avvocato Stefano Giangrande, ha risposto alla diffida del Comune e dovrebbe comparire (condizionato più che mai visti i precedenti) davanti al sindaco Silvetti lunedì o martedì. L’auspicio è che lo faccia con il mandato di vendita relativo al 95% delle azioni del club. Magari contribuendo a ripagare i debiti lasciati alle spalle (sarebbe la migliore delle ipotesi in un contesto già di per sé macabro). Proprio come lui stesso ha comunicato ad alcuni calciatori qualche giorno fa. Un altro bluff? Ora c’è tutto da aspettarsi. Ma l’ipotesi che il fantomatico proprietario voglia andare avanti da solo (senza marchi, in mano ai tifosi attraverso il Comune e senza la minima concessione), o in alternativa aprirsi allo scenario fallimentare, sembra una follia. Almeno in un mondo normale.

La situazione debitoria

Informalmente, anche senza l’atto ufficiale di consegna dei libri contabili (Silvetti ha sollecitato in questo senso l’amministratore delegato Nocelli e il socio di minoranza Canil), l’amministrazione comunale avrebbe già preso atto dei conti. Anche se in modo non dettagliato. Il saldo residuo tra gli stipendi mensili dei giocatori (marzo-giugno) e quelli dei fornitori ammonterebbe a poco meno di due milioni. Esistono però dei crediti – fidejussioni, proventi da diritti televisivi, proventi da vendite – da utilizzare per ammortizzare l’importo. A questo calcolo, ancora sommario, vanno aggiunte le spese di iscrizione alla D (fondo a fondo perduto di 300mila euro e cauzione di 31mila euro) con relativa preparazione della rosa. Un’operazione che, al netto delle sorprese, potrebbe risultare inferiore ai 5 milioni precedentemente previsti. La sensazione è che l’inizio della prossima settimana possa essere decisivo.

L’investitore top secret

Contemporaneamente all’incontro con Tiong in luogo segreto (non sarà presente lui ma l’avvocato), Silvetti vedrà anche gli emissari extraregionali dell’investitore top secret che ha interessi nella città (probabilmente legato al porto grazie alla filiera del centrodestra). Potrebbe essere questo l’asso che il sindaco vuole giocarsi in società, perché di quella si tratta, Serie D. Intanto continuano i rimborsi a collaboratori e tecnici del vivaio (quelli con contratto) dal conto Us Ancona attraverso il fondo cassa . Bisognerà capire se, nelle prossime ore, i soldi arriveranno anche ai primi componenti della squadra. Solo così comprenderemo, forse, le idee dei malesi. Quali restano la vera incognita.

Gadda saluta Ravenna

Sulla sua pagina Facebook, Massimo Gadda ha salutato Ravenna. Inutile dire che si sono scatenati i commenti dei tifosi dell’Ancona che vedrebbero nel “Capitano per sempre” l’allenatore ideale per la possibile ripartenza. Ma deve essere conquistato. E non sarà facile.

 
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