Comunicato stampa | CINGHIALI, COLDIRETTI CUNEO: È NECESSARIO CAMBIARE PASSO PER PRESERVARE L’ECONOMIA DEL CUNEO E LA SICUREZZA DEI CITTADINI – .

Comunicato stampa | CINGHIALI, COLDIRETTI CUNEO: È NECESSARIO CAMBIARE PASSO PER PRESERVARE L’ECONOMIA DEL CUNEO E LA SICUREZZA DEI CITTADINI – .
Comunicato stampa | CINGHIALI, COLDIRETTI CUNEO: È NECESSARIO CAMBIARE PASSO PER PRESERVARE L’ECONOMIA DEL CUNEO E LA SICUREZZA DEI CITTADINI – .

(AGENPARL) – Roma, 14 giugno 2024

(AGENPARL) – ven 14 giugno 2024 N. 107 – 14 giugno 2024
CINGHIALI, COLDIRETTI CUNEO: È NECESSARIO CAMBIARE PASSO PER PRESERVARE L’ECONOMIA DEL CUNEO E LA SICUREZZA DEI CITTADINI
È necessario attivare subito tutte le misure, anche straordinarie, a sostegno degli allevamenti suini del territorio
È urgente rafforzare l’azione di contenimento della presenza dei cinghiali, con un cambio di passo che deve necessariamente andare oltre l’approvazione del Piano di Interventi Urgenti, attraverso la definizione delle disposizioni che ne consentano l’effettiva attuazione. La presenza della peste suina africana, i continui danni arrecati alle produzioni agricole e il rischio in termini di incolumità pubblica, imputabile all’elevato numero di animali presenti nel cuneese, non possono certo considerarsi emergenze e problemi superati. Così commenta la Coldiretti Cuneo alla luce della situazione che vede aumentare i casi di peste suina e il numero degli incidenti stradali, come l’ultimo morto di un motociclista causato dall’attraversamento di cinghiali nel capoluogo.
“L’attività di eradicazione deve essere ulteriormente rafforzata, attuando tutte le misure, anche straordinarie, previste dal PRIU, come la possibilità di interventi di legittima difesa da parte dell’imprenditore agricolo anche nelle Aree Protette – afferma Enrico Nada, Presidente Coldiretti Cuneo –, è fondamentale dare continuità alle misure precedenti e attuare con urgenza quelle nuove. Ricordiamo che è a rischio l’intero settore e la filiera del suino cuneese, che comprende circa 800 aziende e quasi 900.000 capi destinati soprattutto ai circuiti tutelati delle principali Dop italiane per la preparazione delle migliori salumerie nazionali, come quella parmense prosciutto e San Daniele.
«Poiché le aziende hanno investito per adeguarsi in termini di biosicurezza, è assolutamente necessario preservare i 3 distretti suini individuati in Piemonte, uno dei quali comprende 21 comuni del cuneese, all’interno dei quali non possono esserci cinghiali nel raggio di 15 chilometri. Per questo – evidenzia Fabiano Porcu, direttore della Coldiretti Cuneo -, la Regione deve impegnarsi a mettere in atto tutte le azioni necessarie per l’allontanamento totale dei cinghiali, coinvolgendo tutti gli enti competenti, compresi i Parchi. È un problema urgente, per il quale non c’è più tempo da perdere e che dovrà rientrare tra le priorità del nuovo consiglio regionale appena si insedierà”.
Ufficio Comunicazioni
COLDIRETTI CUNEO
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