Piano Lombardia è legge punta, pronti 4mila accessi ai documenti – .

Piano Lombardia è legge punta, pronti 4mila accessi ai documenti – .
Piano Lombardia è legge punta, pronti 4mila accessi ai documenti – .

“La legge 9 si sta trasformando in un buco senza fondo. La Regione Lombardia continua a distribuire soldi senza programmazione, senza concordare con i Comuni una definizione di bandi né trasparenza sull’utilizzo di questi soldi”. Lo ha detto Pietro Bussolati, consigliere regionale del Pd e capodelegazione Dem in commissione Bilancio e partecipare al Consiglio regionale che questa mattina, insieme al capogruppo Pierfrancesco Majorino, ha tenuto una conferenza stampa sullo stato attuale del Piano Lombardia e sulla legge 9 del 2020, varata dalla Regione durante la pandemia a sostegno delle attività. “Visto che parliamo di diversi miliardi di euro dei cittadini lombardi – ha continuato Bussolati – vogliamo che venga fatta chiarezza. Visto che l’indagine conoscitiva è stata boicottata dalla maggioranza di centrodestra, ora avviamo 4mila accessi ai documenti perché vogliamo vedere chiaro come vengono spesi i soldi dei cittadini lombardi. L’intera modalità di finanziamento della costruzione alla base della legge 9 non prevedeva l’obbligo di presentare i progetti. Quindi vogliamo vedere con chiarezza e capire chi ha fatto un piano dietro quegli impegni di spesa e chi non lo ha fatto affatto”. Bussolati, insieme al capogruppo Pd Pierfrancesco Majorino, accusa la Regione “di aver distribuito soldi senza una programmazione chiara sui grandi progetti”, di averlo fatto senza bandi e di utilizzare le stesse risorse con un criterio che è più di vicinanza politica o di amicizia piuttosto che di pianificazione. Segnaliamo che a Sesto San Giovanni, Cinisello Balsamo e Giussano ci sono una serie di interventi ancora in fase di progettazione, magari in sostituzione di interventi non più attuali o per i quali sono stati reperiti altri fondi senza criteri di trasparenza in cui possono partecipare tutti i Comuni”. Viene infine sottolineato il rischio di tagliare le risorse del welfare per reperire fondi. “Visto che la Regione ha esaurito completamente il fondo ordinario, ora attacca il fondo sanitario – ha denunciato Bussolati – Una volta esauriti i fondi è già prevista l’apertura del mutuo che potrebbe costare decine di milioni di euro di interessi. Pertanto, ridurre la spesa attuale per disabilità, sanità e trasporti”.

Pietro Bussolati, Pd

Il Partito Democratico – è stato spiegato in conferenza stampa – dopo averlo chiesto più volte, aveva ottenuto l’impegno dei partiti di destra a svolgere un’indagine conoscitiva, strumento previsto dallo statuto regionale (art. 20 ) per approfondire tematiche relative all’attività regionale e utili per “acquisire notizie e documenti di interesse per l’attività del Consiglio regionale”. Sono passati sei mesi e – hanno denunciato i dem – non solo questa indagine non è mai stata avviata, ma gli interventi della legge 9 restano avvolti in una coltre opaca. La stessa dashboard regionale, pubblicata sul sito istituzionale della Regione Lombardia, non fornisce dati essenziali per una comprensione approfondita dei progetti finanziati. Da un’analisi che attraversa le delibere regionali n. 604/2022 e 1965/2024 e il cruscotto – hanno proseguito i consiglieri dem – si vede che negli ultimi mesi si sono aggiunti nuovi progetti, magari al posto di altri nello stesso comune che nel frattempo sono stati cancellati. Alcuni esempi portati alla conferenza stampa del Pd: Per il comune di Giussano, retto da una giunta di centrodestra, la legge 9/2020 ha finanziato “lavori di ripristino del ponte in via Grigne (collegamento a Cascina Rebecca)” per una spesa di 800mila EURO. Oggi quel progetto non figura più, nel frattempo nel 2024 sono stati inseriti altri tre progetti: la riqualificazione di piazza Cadorna e strade e aree adiacenti per 500mila euro, generici “interventi di riqualificazione del territorio comunale” per 300mila euro e la “realizzazione di arredo urbano e area giochi per l’Oasi del Laghetto” per ulteriori 50mila euro. Il saldo resta praticamente invariato, ma i soldi regionali vengono dirottati su altri progetti evidentemente cari a quell’amministrazione. Sempre senza bandi o altro, nonostante siano ormai passati quattro anni dall’emergenza economica dovuta al lockdown nel periodo esplosivo della pandemia. Nel comune di Cassano Magnago nascerà nel 2024 un progetto da 500mila euro per la ristrutturazione di piazza XXv Aprile. A Camparada, in provincia di Monza e Brianza, spunta nel 2024 un intervento da 45mila euro per la realizzazione degli attraversamenti pedonali intelligenti di via Lombardia, via Colombo e via Resegone. A Cinisello Balsamo si aggiunge per 100mila euro la manutenzione straordinaria dell’area del parco Generale Dalla Chiesa. A Sesto San Giovanni Piazza Petazzi è presente in vari modi. La riqualificazione è già avvenuta e l’area è stata ristrutturata, nonostante ciò appare due volte nel 2024: Interventi di manutenzione straordinaria, riqualificazione, messa in sicurezza e demolizione delle barriere architettoniche di Piazza Petazzi – Secondo Lotto, costo: 550.000 euro; riqualificazione totale di piazza Petazzi (ripavimentazione, nuovi corpi illuminanti, nuovo arredo urbano e dissuasori), costo 700mila euro (nel 2022 il progetto aveva un costo di 600mila euro, quindi si aggiungono 100mila euro). Secondo il Pd, quindi, c’è una totale mancanza di chiarezza e questo non può passare inosservato. Per vedere chiaramente e ripristinare la trasparenza, il Partito Democratico ha deciso di formulare l’accesso ai documenti per ogni singola opera, per un numero complessivo di circa quattromila interventi. Un atto estremo, ma al momento è l’unico modo per avere informazioni certe. Per i Dem occorre anche ricordare che il Piano Lombardia che deriva dalla legge 9/2020 ha un costo complessivo di 4 miliardi di euro che finora sono stati pagati con il risparmio di cassa della Regione, ma dal 2024 questo non è più possibile. Con un bilancio già bloccato, la Giunta Fontana, per far fronte alle spese della Legge Tip, ha deciso di ricorrere all’utilizzo fino al 5% del fondo di gestione sanitaria – possibilità prevista dalla legge per far fronte a situazioni eccezionali, poiché le risorse accantonate per la sanità vengono utilizzate per scopi non legati alla salute dei cittadini – e all’accensione di un mutuo che, come noto, avviene a costi altissimi, visto il tasso di interesse attuale, e prosciugherà decine di milioni dall’erogazione di risorse per politiche rivolte ai cittadini. La giunta Fontana – denunciano i consiglieri regionali del Pd – dopo aver esaurito la cassa ordinaria, sta raschiando il fondo del barile. Per sostenere i costi della legge punta dovrà tagliare altre voci di spesa che hanno a che fare con la vita dei cittadini, e come abbiamo già visto fatto sulla disabilità, sulla sicurezza urbana, sulla difesa del territorio e dell’ambiente e molto altro ancora. Di più .

Il presidente Attilio Fontana.

«Il Piano Lombardia ha anticipato di molto il Pnrr e ha continuato a suscitare anche un certo entusiasmo tra gli imprenditori». Così il presidente della Regione Lombardia Attilio Fontana, a margine dello spettacolo delle ginnaste del Team Italia e del Centro Tecnico Lombardia, in merito alla legge 9/2020, il Piano Lombardia, varato durante la pandemia per sostenere le attività. “Oggi abbiamo presentato il bilancio consultivo, il Defr – ha riferito Fontana a proposito di un incontro avvenuto questa mattina con i soggetti interessati – e abbiamo raccolto dalle rappresentanze di categoria considerazioni molto positive per i risultati che sta avendo la Lombardia e per i grandi utili che stiamo ottenendo. hanno portato a casa dagli investimenti fatti, dal FESR, a quelli relativi alla legge 9, al Piano Lombardia, che hanno contribuito anche ad aumentare il Pil regionale e hanno contribuito in modo sostanziale a far ripartire la nostra economia in un momento difficile”. Proprio sulla legge 9/2020 questa mattina il gruppo PD del Consiglio regionale ha tenuto una conferenza stampa, definendo il Piano Lombardia una ‘legge punta’ e annunciando la richiesta di accesso agli atti.

 
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