Arezzo. La Città del Vasari / I ‘vasaari’ – .

Arezzo. La Città del Vasari / I ‘vasaari’ – .
Arezzo. La Città del Vasari / I ‘vasaari’ – .

All’origine del nome “Vasari” c’è Giorgio di Lazzaro, che fu “vasaro” di mestiere e che riscoprì le vie del colore rosso della vasa Arretina

Il Museo Archeologico Nazionale di Arezzo partecipa alle celebrazioni per il 450° anniversario della morte di Giorgio Vasari raccontando, attraverso riferimenti letterari, documenti e reperti, i legami dell’autore delle Vite con le antichità della sua terra. Tra questi occupano un posto di rilievo i vasi aretini e la Chimera, altissimi prodotti di un artigianato locale raffinato nella tecnica e colto nelle ispirazioni iconografiche in cui Vasari riconosceva l’espressione della maniera etrusca.
La prima fase della mostra permette di entrare nel mondo dei vasa Arretina e di apprezzarli adottando la prospettiva del Vasari. Queste ceramiche da tavola tipiche dell’Arezzo romano e di straordinaria fortuna nell’antichità costituiscono parte dell’esperienza del nostro Giorgio sotto un duplice aspetto: da un lato – come gli aretini di tutti i tempi – è testimone diretto e ammirato di continue scoperte nei tanti cantieri cittadini; in compenso ha dei bellissimi vasi rossi, una conoscenza mediata dai ricordi familiari, che ci riporta.
L’esposizione, piccola ma ricca di spunti e rimandi, spiega l’origine del nome “Vasari” e racconta, parafrasando un passaggio della Vita del suo antenato Lazzaro, le straordinarie vicende del nonno Giorgio di Lazzaro, “vasaro” e archeologo ante litteram, nonché responsabile – grazie ai vasi aretini – di un primo prezioso contatto con la famiglia Medici.
L’esposizione ha costituito anche un’occasione per un’approfondita ricerca storico-archeologica sul sito delle Carcerelle, alla periferia occidentale della città, di cui è stata dimostrata la vocazione produttiva già evidenziata dalle prime indagini di Giorgio di Lazzaro. Qui c’è anche una piccola anteprima degli studi in corso da parte dell’Università del Molise sulle ceramiche aretine della collezione Gorga.
Il percorso espositivo si conclude con l’invito a ricercare nei dipinti del Vasari riferimenti al ricco repertorio iconografico attestato sui vasi color corallo decorati a rilievo.

 
For Latest Updates Follow us on Google News
 

PREV Salerno, 5 sospensioni idriche previste per interventi sulla rete: le strade colpite
NEXT Giugno tra musica e natura allo Studio Donizetti, con eventi per adulti e bambini – .