“Corteo indomito come la pantera. Unisciti a noi in nome dei diritti” – .

“Corteo indomito come la pantera. Unisciti a noi in nome dei diritti” – .
“Corteo indomito come la pantera. Unisciti a noi in nome dei diritti” – .

di Teresa Scarcella

Abbiamo la data del Tuscany Pride a Lucca: sarà il 7 settembre. L’annuncio, come accaduto in precedenza per la location dell’evento, anche questa volta è passato attraverso i canali social degli organizzatori. Non ci sarà alcuna conferenza stampa istituzionale come per ogni evento che si rispetti organizzato in città, perché di istituzionale c’è ben poco, se non nulla. Il pride, quest’anno più delle altre volte, vuole essere una mobilitazione popolare, frutto di un’esigenza viscerale che ha portato a puntare il dito contro la città murata. Il Comune sarà solo un silenzioso osservatore del grande corteo che attraverserà le vie del centro. Quali, però, resta da capire. L’ultimo pezzo mancante del puzzle, infatti, rimane il sentiero. Ancora soggetto a trattativa.

Quel giorno la città sarà nel pieno del settembre lucchese, che significa fiere, mercati e iniziative varie. Senza contare che una parte di Mura sarà occupata dai Murabilia. Probabilmente gli organizzatori puntano a viali liberi, che poi confluiranno in una delle piazze principali. Sono attese tra le 30 e le 40mila persone, o almeno questi sono i numeri delle passate edizioni.

“Indomit* e Fier* è il slogan con cui la comunità queer toscana è pronta a scendere in piazza per denunciare l’omolesbobistransafobia di Stato e la violenza istituzionale del Governo Meloni – scrivono in una nota gli organizzatori -. Un governo che utilizza i corpi delle donne e delle persone LGBTQIA+ come campo di battaglia ideologico per ottenere consenso politico”. Un slogan che vuole essere un riferimento al simbolo lucchese per eccellenza: la pantera. Come il felino, anche il corteo sfilerà a testa alta, mostrando la sua natura selvaggia, che rifugge ogni tentativo di addomesticamento.

“Stiamo costruendo un Pride ancora più intersezionale che parlerà con la voce di tutte le persone emarginate come LGBTQIA+, razzializzate o migranti, con disabilità, grasse, precari e disoccupate. Toscana Pride rifiuta l’odio religioso e prende posizione contro la strage genocida che sta avvenendo a Gaza – ha aggiunto la portavoce Monia Marcacci – Chiederemo ai cittadini di unirsi a noi nella lotta per ottenere una legge contro la discriminazione basata sull’orientamento sessuale e sull’identità di genere e contro misoginia e abilismo, il riconoscimento delle figlie e dei figli di famiglie dello stesso sesso, una legge sulle adozioni anche per i single e le coppie dello stesso sesso, una nuova legge per il diritto all’autodeterminazione delle persone trans e non binarie e una legge che vieta le terapie riparative perché oggi più che mai possiamo e dobbiamo restare insieme e dalla stessa parte”.

 
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