In Sicilia 1,1 milioni di case vuote. E l’affitto è più caro della pensione media – .

In In Sicilia ci sono troppe case vuote, e l’affitto costa al mese anche più dell’intera pensione. A Palermo e Catania si spende più di 550 euro per un immobilementre il la pensione media è di 542 euro. Sono alcuni dei dati sul disagio abitativo in Sicilia, contenuti in un fascicolo presentato da un gruppo di organizzazioni e sindacati siciliani: CGIL, Sunia, Federconsumatori, Arci, Legambiente, Comunità di Sant’Egidio, Auser e Udu. Le organizzazioni hanno deciso di dare vita al “Foro vivente”, per costruire massa critica e ottenere risposte dalle istituzioni.

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L’8,2% delle famiglie spende il 40% del proprio denaro per l’abitazione

L’emergenza abitativa in Sicilia si inserisce in un contesto in cui è colpita l’11,3% della popolazione povertà assoluta e lavoro precario e a basso reddito – Il 27% in meno rispetto alla media italiana, poco più di 16mila euro l’anno. Nel Nel 2022 ci sono stati 10.733 sfratti, conteggiando quelli emessi, quelli eseguiti e le richieste di esecuzione. Sono pendenti le domande per l’assegnazione di case popolari in Sicilia 23.938. Aumentano anche gli affitti: L’8,2% delle persone, contro il dato nazionale del 6,6%, vive in famiglie che spendono più del 40% del proprio reddito netto per l’abitazione e il 5,5% vive in una situazione di sovraffollamento, in ambienti fatiscenti, dove mancano anche i servizi sanitari (dati Istat 2022).

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Nel 2022 in Italia erano oltre 9,5 milioni le case vuote

Secondo gli ultimi dati disponibili, quelli del 2022, in Case vuote in Italiacioè non occupati permanentemente, erano 9 milioni e 589mila. E solo in Sicilia sono un milione e 157mila le case disabitate, dato che comprende sia le seconde case, quelle disabitate sia quelle adibite a strutture ricettive. Invece è il proprietario della casa 84,6% dei residentisecondo i dati raccolti da Suniacon il il restante 15,4% che ha un contratto di locazione regolarmente registrato. E questi sono i soggetti più deboli: a canone medio a Palermo per un immobile di 80 metri i quadrati sono tra 400 e 570 eurouna figura simile a quella di catanese (tra 400 e 560 euro), mentre a Messina vanno dai 350 ai 500 euro. Il Forum è d’accordo con questo fatto l’importo della pensione media mensile sull’isola, pari a 542,61 euro. In Sicilia i pensionati sono 959mila, e l’importo della pensione è inferiore ai mille euro mensili per il 61% delle donne e il 39% degli uomini. Vengono invece censiti i senzatetto e i senzatetto oltre 4mila.

In Sicilia oltre un milione di case vuote e affitti più cari della pensione media

Iacp: 50mila case, spesso occupate senza titolo

Secondo i dati rilevati dall’Assessorato regionale alle Infrastrutture, aggiornati al 2020, l’ Il patrimonio edilizio pubblico in Sicilia comprende 59.744 immobili. Di questi il Iacp (Istituto autonomo per l’edilizia popolare) detengono la quota maggiore, con 50.572 immobili. Seguito da Regione siciliana, a 4.111io Comune che fa il totale 2.898ed esso Stato in quota 2.163. Proprietà spesso occupate senza titolo. Il record appartiene a Palermo, dove entro il 2022 il 27% degli immobili IACP saranno occupati illegalmente secondo i dati raccolti da Sunia. Una percentuale che scende a 24% a Catania e 10% a Messina. Nonostante questo, al 2023 sono state quasi 24mila le domande di accesso alle case popolari ancora da smaltire. La proposta del Forum – che guarda anche alla transizione energetica e rientra nella linea “consumo di suolo pari a zero”- fornisce strumenti di governance come a dipartimento regionale per l’edilizia abitativa, ma anche, a livello locale, agenzie per l’housing sociale, vere e proprie cabine di regia e coordinamento tra enti pubblici, sindacati e organizzazioni del terzo settore. Si chiedono strumenti finanziari di sostegno economico per gli sfrattati con redditi medio-bassi. Ma anche programmi di riqualificazione urbana e di edilizia residenziale pubblica con un obiettivo sociale volto a garantire il diritto all’abitare e la qualità dell’abitare”.

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In Sicilia oltre un milione di case vuote e affitti più cari della pensione mediaIn Sicilia oltre un milione di case vuote e affitti più cari della pensione media

In Sicilia si spende troppo poco per il diritto alla casa

Per le sigle del Forum, nonostante il quadro allarmante, le istituzioni restano comunque “libere” sul tema e la Regione Siciliana, si legge nel “Manifesto” del Forum, “non stanzia in bilancio somme adeguate per mitigare il disagio abitativo, né per riqualificare il patrimonio edilizio pubblico. Che non ha mai regolamentato la complessa materia dell’ERP”. Mentre il la spesa pro capite dei Comuni a sostegno del diritto alla vita è trascurabilesoprattutto se paragonato a quello di altre città italiane (Openpolis sui bilanci comunali 2021): a Ragusa spende 0,01 euro per abitante, a Genova 58,26 euro (le due estremità della scala); A Catania 0,84 euro, Bologna 33,31 euro. Il Forum ne chiede uno legge quadro regionale sull’edilizia abitativa, che affronta il complesso argomento. E questo include a Osservatorio in grado di monitorare il settore, in tutti i suoi molteplici aspetti. “È necessario attuare strategie efficaci per sconfiggere il muro dell’indifferenza che oscura i problemi”, si legge nel manifesto.

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L’enorme patrimonio di beni sottratti alle mafie

Per il Forum devi farlo andare anche per il riutilizzo dell’ingente patrimonio pubblico a fini abitativi dismessi con la creazione di un’apposita banca dati e prevedere l’utilizzo a fini abitativi dei beni confiscati alle mafie. Secondo i dati raccolti dal Forum presso l’Agenzia nazionale per i beni sequestrati e confiscati, il totale di gli immobili sottratti alla mafia e destinati all’Italia sono 19.998. La Sicilia è la regione che ne ha di più 7.854, 6.458 destinati agli enti locali. Di quest’ultimo la sistemazione e simili già nel le disponibilità degli enti locali siciliani sono 2.829. A questi dati si aggiungono i beni confiscati e in gestionequale importo in Italia a 22.112, di cui 8.583 in Sicilia. Quelli confiscati in un certo senso in totale sono 7.274 e 1.386 sono alloggi.

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Pochi alloggi per studenti fuori sede: solo il 5%

Se lo chiede anche il Forum l’ampliamento dei posti letto e degli alloggi per gli studenti: oggi il la disponibilità per i lavoratori fuori sede copre poco più del 5% e la garanzia del diritto all’abitazione per tutti coloro che sono a rischio di esclusione sociale. C’è bisogno, insomma, di investimenti a tutti i livelli e “di una pianificazione urbanistica – si legge nel Manifesto – che non risponda a interessi speculativi privati ​​ma che, al servizio della comunità, possa garantire alla città e ai territori la possibilità di coniugare esigenze di sviluppo e sostenibilità sociale, ambientale ed economica”. È stata evidenziata anche la necessità di affiancare le politiche regionali con politiche nazionali, ad esempio rifinanziando il fondo di sostegno agli affitti e varando una legge nazionale per un piano straordinario per la casa che abbia al centro il recupero degli immobili pubblici abbandonati e dell’edilizia popolare. Iniziative per le quali servono “investimenti adeguati”.

 
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