La Coldiretti Molise respinge la delibera regionale sulla caccia selettiva. “Si tratta di una misura tardiva e dilatoria”. – Notizie Della Valle – .

La Coldiretti Molise respinge la delibera regionale sulla caccia selettiva. “Si tratta di una misura tardiva e dilatoria”. – Notizie Della Valle – .
La Coldiretti Molise respinge la delibera regionale sulla caccia selettiva. “Si tratta di una misura tardiva e dilatoria”. – Notizie Della Valle – .
LA NOTA UFFICIALE DELLA COLDIRETTI MOLISE

La Coldiretti Molise esprime “forte preoccupazione” per l’adozione da parte della Giunta regionale della delibera n. 272 del 5 giugno 2019, con cui è stata avviata la fase attuativa e operativa del campionamento selettivo della specie di cinghiale, in evidente contrasto con la normativa regionale, di cui all’art. 21 della LRn19/93, che nell’attribuzione di ruoli e funzioni alle AA.TT.CC., non prevede tali compiti. È quanto emerso inequivocabilmente nel corso delle recenti assemblee dei presidenti sezionali della Coldiretti di Campobasso e Isernia. In particolare, si evidenzia come l’introduzione di questa nuova delibera intervenga in un contesto normativo già esistente che avrebbe potuto, con alcuni necessari accorgimenti di carattere tecnico, rispondere in maniera più tempestiva all’attuazione della revoca selettiva, mentre appare invece esclusivamente “dilatorio”, riportando la situazione indietro di anni.

Ma al di là degli aspetti puramente giuridici, la Coldiretti ribadisce anche che ancora una volta si evidenzia un chiaro atteggiamento di disintermediazione attuato dal governo regionale che evita sistematicamente il confronto con le organizzazioni rappresentative che non hanno altro interesse se non quello di avviare una soluzione al problema derivante dalla presenza incontrollata della specie di cinghiale. Oltre a ciò, è triste dover constatare ancora una volta che, di fronte ad una situazione che diventa di giorno in giorno più critica, si registra un’inerzia da parte di chi detiene il potere nell’applicazione delle norme esistenti (emanate dal Regione Molise negli ultimi anni) che, se fossero state messe in pratica, avrebbero consentito da tempo un’effettiva riduzione del numero dei cinghiali. Coldiretti ha sostenuto a livello nazionale l’emanazione del decreto ministeriale 13 giugno 2023 che attua l’art. 19-ter della legge 157/92, che prevede l’adozione da parte delle Regioni di un piano quinquennale straordinario, non legato all’emergenza sanitaria PSA, per la gestione e il contenimento della fauna. Purtroppo – continua la Coldiretti – in Molise è evidente la mancanza di una seria volontà di rendere operativi i mezzi già disponibili, mentre sembrano prevalere gli interessi di chi trova nella presenza dei cinghiali solo l’occasione per un momento di gioco. La fauna selvatica incontrollata ha causato nell’ultimo anno danni all’agricoltura molisana per circa mezzo milione di euro, con campi coltivati ​​letteralmente rasi al suolo, risorse che, in ogni caso, cadranno nelle tasche dei molisani.

Inoltre, i danni causati dagli animali selvatici vengono rimborsati solo in minima parte e spesso dopo molti anni, situazione che ha portato molti a rinunciare a denunciare gli attacchi subiti. Tra l’altro i pochi risarcimenti che arrivano non coprono mai il reale valore del prodotto distrutto o, nel caso dei predatori, dell’animale ucciso. A fronte di tale comportamento, che evidenzia una scarsa attenzione verso il settore agricolo, la Coldiretti Molise, interpretando la volontà espressa in assemblea dai suoi dirigenti, avvierà nei prossimi giorni una forte azione di mobilitazione sindacale su tutto il territorio regionale.


 
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