Ballo Lecce, caccia al “tesoro” di voti. Dalla lista Ciucci arriva il no a Salvemini – .

Ballo Lecce, caccia al “tesoro” di voti. Dalla lista Ciucci arriva il no a Salvemini – .
Ballo Lecce, caccia al “tesoro” di voti. Dalla lista Ciucci arriva il no a Salvemini – .

LECCE – I candidati sindaco del “concorso” non possono fare grandi manovre in vista del ballottaggio perché hanno già preso tutto quello che potevano aggregare. Ma, in uno scenario che vede la città divisa in due, i 1.727 voti che hanno sommato i due outsider della tornata elettorale, Alberto Siculella (890) e Agostino Ciucci (837), sarebbero utili a chi è rimasto in gioco. Un’alleanza ufficiale sembra esclusa, anche perché nessuno dei due ha superato la soglia per entrare in Consiglio e quindi non ha seggi da portare in “dote”, ma che possano esserci accordi di collaborazione su specifici punti programmatici e quindi di sostegno per il ballottaggio non è escluso.

Ciucci aveva dichiarato ben prima del voto che, per la trasversalità della sua lista civica, riteneva più logico lasciare libertà di voto al ballottaggio, mentre Siculella annuncerà martedì se sosterrà uno dei due candidati oppure se lascerà libero il suo elettorato. Sembra però che ieri mattina abbia incontrato Salvemini.

Il movimento di Ciucci (il medico è ancora ricoverato anche se in evidente convalescenza dopo il malore dei giorni scorsi), però, al termine della riunione di ieri sera, ha trovato una posizione unitaria su una mozione. Non c’è allineamento, si ribadisce l’indipendenza dagli schieramenti di destra e di sinistra e il no alla logica della “condivisione delle poltrone”. E, “coerentemente con le posizioni già espresse”, la lista ribadisce “di essere contraria a sostenere il candidato Carlo Salvemini, che non ha saputo essere rappresentativo di tutti i cittadini e non ha garantito i diritti costituzionali”. Libertà di scelta, quindi, ma no a Salvemini. Mentre, sul piano personale, Ciucci dà esplicita indicazione di votare per la Poli Bortone.

Siculella prefigura scenari apocalittici e prende tempo: «Come temevamo, lo scenario attuale fotografa perfettamente tutti gli elementi che ci hanno spinto a cercare di essere un’alternativa al duopolio. Il clima in città è davvero pesante, una comunità dilaniata dallo scontro tra fazioni. In questi giorni riceviamo pressioni notevoli, ed è importante ribadire che per noi la politica non è potere, ma una funzione pubblica. Per noi in politica non ci sono nemici, ma avversari. Siamo un laboratorio aperto e partecipativo, basato su idee e contenuti con cui alimentiamo un dialogo costruttivo e costante. Martedì terremo una conferenza stampa per definire pubblicamente la nostra posizione”.

Sono giorni di grande fermento, da entrambe le parti, con la voglia del centrodestra di riprendersi la città e la voglia del centrosinistra di non arrendersi. Pressano i candidati che rischiano di non entrare in consiglio, in caso di sconfitta del loro candidato sindaco. Si preannuncia una partita ancora più combattuta rispetto al primo turno. Quei 33 voti che secondo il centrodestra Poli Bortone sono mancati per vincere al primo turno lasciano il partito con amarezza, mentre dall’altra parte c’è il sollievo di poter giocare, dopo lo sconforto provato quando l’avversario ha superato quota 50 centinaio.

Questa sera alle 20, nel chiostro dell’ex Convitto Palmieri, si terrà un faccia a faccia tra Adriana Poli Bortone e direttori e giornalisti delle principali testate giornalistiche.

«Un incontro senza segreti, nel corso del quale il senatore risponderà in modo aperto e trasparente alle domande dei giornalisti», annunciano lo staff del candidato sindaco del centrodestra.

Interverranno al dibattito Claudio Scamardella, editorialista del Corriere del Mezzogiorno, Mimmo Mazza, direttore della Gazzetta del Mezzogiorno, Rosario Tornesello, direttore del Nuovo Quotidiano di Puglia, Giovanni Sebastio, direttore di Antenna Sud, Gianfranco Lattante, direttore di Tr Notizie, Pierfrancesco Albanese, della Repubblica di Bari.

 
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