“Si sta scatenando l’inferno” – .

Culto. Culto della musica sudata e vivace, culto del rap e la sua storia, culto del cinema e del suo potere evocativo. Salmo e Noyz Narcosalla Fiera Milano Live di Rho, davanti a oltre 30mila personepresentano il loro album congiunto dal vivo per la prima volta “Cvlt – Hellraisers” proponendo un concerto diretto e serrato, uno dei migliori spettacoli rap dal vivo degli ultimi anni, e allo stesso tempo anche un viaggio nell’immaginario horror del progetto. Inutile dire: zero autotune, zero voci sottostanti, tutto rappato dall’inizio alla fine. Damianito e DJ Genghistra scratch, cambi di suono, doppiette al microfono e mash-up, dimostrano ancora una volta la distanza incolmabile tra chi fa davvero il DJ ad alto livello e i cosplayer che lanciano le basi premendo un pulsante sulla console.

Il live soprattutto

Il rapper sardo e quello romano, sul palco, sono due killer nel rappare, nel movimento, nella tecnica, nell’atteggiamentonell’accendere il pubblico dal pogo e dai salti. Nessun invito a ritornelli plasticosi e paraculati. I due entrano dal cancello della casa maledetta che appare sulla copertina dell’album: Noyz con cappuccio total black, tutto firmato Stone Island, Salmo con una giacca da motociclista ampia e una canottiera sotto. “Anthem”, in cui i due si scambiano produzioni storiche quasi come se fosse una trasfusione di sangue, e “Hellraisers” sono le due fiammate iniziali. La dimensione live sembra essere l’unica divinità a cui sono devoti: “Hai visto quanto è ridicolo il tuo idolo che finge, in studio si comporta come un fenomeno e vivi non spinge”, sogghigna Salmo “Servilismo”. E come dimenticare il Vangelo secondo Noyz: “Non è per il denaro, il successo, il rispetto, è per l’inferno che si scatena”. Suono e immagini interagiscono costantemente in un dialogo efficace, anche se il volume della musica è basso secondo le normative vigenti.

Due mostri

Gli oggetti in scena, realizzati artigianalmente, come il cancello da cui emergono, le tombe, i lampioni tetri, le botti in fiamme e le panchine abbandonatesembrano sputati da un set di Giovanni Carpentiere e costituiscono la base di un grande schermo sullo sfondo, sul quale appare la casa buia che, canzone dopo canzone, cambia, finché non prende fuoco e da consumare. Le pareti LED laterali raccontano in diretta l’evento live, giocando tra cinema e realtà, come se ci fosse una presenza spettrale che possiede i corpi: i volti di Salmo e Noyz, infatti, si trasformano in quelli di zombie e mostri famosi nel mondo horror, il tutto grazie ad un filtro. Un bellissimo effetto. Questa parte visiva, a cura di Andrea Folinoaccompagna lo spettacolo dall’inizio alla fine, non distraendo, ma amplificando la musica e permettendo al pubblico di immergersi totalmente nello spettacolo.

gli ospiti

Come lampi nella notte, dalla scaletta emergono i brani del co-album, ma anche brani manifesto delle rispettive carriere, una sorta di best of, nonché collaborazioni seminali per “Cvlt” come “Guillotine” e “Mic Check”. “Incubi” arriva ad una ruota, Graffi “Grindhouse”, “Brujeria” è un allucinante inseguimento elettronico che avviene dal vivo, anche grazie ad alcuni lingue di fuoco sputato fuori dal palco, è elettrizzante, mentre “Attica” e “SALMO”, tra i tanti amarcord, ci sono due nastri magici che si riavvolgono. Gli ospiti sono due: Il ragazzo Yugiche appare molto emotivo, nella traccia del titolo “Cvlt”, e Lazzaincoronato da Salmo come “il miglior rapper italiano attuale”SU “Hotline”. Noyz si siede su una panchina e sputa “La mia canzone d’amore 1” e “La mia canzone d’amore 2”Salmo rappa a cappella “Prima volta”. Una canzone come “Respirare”con il campionamento di “Breathe” dei Prodigy, presentato per la prima volta a “Marrageddon”, conferma una manciata. Peccato per l’assenza di Marracash.

Incubi

“Russell Crowe” e “Verano zombie”con la loro potenza sonora e ciò che rappresentano nel percorso dei due rapper, fanno lo stesso effetto di un’iniezione di adrenalina sul pubblico. “L’odio”, con le sue sfumature jazz e i suoi testi provocatori, regala un Noyz dal cuore di velluto: “Ho passato la vita a odiare, ma oggi l’odio dilaga, sta diventando una cosa pericolosa. Amore.” La scaletta è ricca, ben calibrata e va di pari passo con le trasformazioni della casa maledetta, fino all’arrivo della luce “L’alba” che squarcia le tenebre. L’ultimo incubo, purtroppo reale, è quello dell’uscita di mezzo post concerto parcheggi, code e una sola uscita che sembra un buco nero nel quale possono confluire decine di migliaia di persone. Dall’inferno artistico costruito in due “leggende dell’hip hop italiano”come li ha definiti DJ Gengis, a quello vero che appare sempre più spesso in tanti live italiani.

Scala:

Inno (Cvlt)
Hellraisers (Cvlt)
Servilismo (Cvlt)
Ghigliottina (Salmo con Noyz)
Incubi (Cvlt)
Controllo del microfono (Noyz con Salmo)
Croci € Cristi (Cvlt)
Grindhouse (Cvlt)
M3 (Noyz)
Mi scusi (Salmo)/Nightcrawler (Cvlt)
Brujeria (Cvlt)
Cvlt (Cvlt)
90 minuti (Salmo)
Soldi rap (Cvlt)
Linee dirette (Cvlt)
Attica (Noyz)/SALMO (Salmo)
1984 (Salmo)
La mia canzone d’amore 1 (Noyz)/La mia canzone d’amore 2 (Cvlt)
Zoo di Roma (Noyz)/Prima volta (Salmo)/Trascinami all’inferno (Noyz)
Respirare (Cvlt)
Russell Crowe (Salmo)
Veri zombie (Noyz)
Odio (Cvlt)
Vieni con me (Noyz)
L’alba (Salmo)
Fine (Cvlt)

 
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