è ora che arrivi Nina; Vediamo quali conseguenze porterà anche in Italia – .

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è ora che arrivi Nina; Vediamo quali conseguenze porterà anche in Italia – .


Articolo del 16/06/2024
17:40
di Mattia Gussoni Meteorologo

La Niña influenzerà l’estate del 2024

Dall’estate 2024 il clima sarà interessato da un particolare fenomeno chiamato la Nina che avrà ripercussioni sui tempi attesi in Europa e in Italia.

Quest’evento (la Nina) indica a raffreddamento delle temperature delle acque superficiali nell’Oceano Pacifico centrale e orientale che influenza frequentemente il clima del nostro pianeta, con diverse conseguenze anche in Europa e in Italia poiché riesce a modificare la circolazione planetaria delle grandi figure atmosferiche.
Come indicato da ultime previsioni del Climate Prediction Center (CPC) di NOAADall’attuale mese di giugno, le temperature superficiali del mare (SST) sono scese ben al di sotto delle medie climatiche nella maggior parte dell’Oceano Pacifico equatoriale. La mappa sottostante evidenzia l’anomalia negativa (in blu) proprio sull’Oceano Pacifico al largo delle coste del Sud America.

Acque superficiali del Pacifico più fredde del normale
Statisticamente, in presenza di questo particolare evento assistiamo a aumento delle precipitazioni Nel Sud-est asiaticoin alcune parti diAfricaIn Brasile e dentro Australia. Allo stesso tempo comporta significative fasi secche nel Americhe occidentaliNel Golfo del Messico e nelAfrica nord-orientale.

Non solo, una delle conseguenze più pericolose della Niña nel mondo è legata al verificarsi della frequenti tempeste nel settore atlantico. Infatti, genera condizioni più favorevoli per la formazione di Uragani nel bacino atlantico centrale, in particolare a causa del più debole gradiente dei venti in quota e della maggiore instabilità atmosferica. Queste condizioni favoriscono non solo uragani più numerosi, ma anche più duraturi, ponendo così un rischio maggiore di impatto sulle terre americane.

Fenomeni di questo tipo, che un tempo interessavano praticamente solo gli oceani, si stanno formando sempre più anche nel Mediterraneo (Uragano mediterraneo), con potenziali conseguenze che riguardano da vicino anche la nostra Italia. Il rischio, per il nostro Paese, è quello di avere eventi estremi come tempeste e nei casi più eccezionali i cosiddetti “inondazioni improvvise” che interessano solitamente zone ristrette di territorio (come è accaduto in Toscana e Romagna nel 2023, a Ischia e nelle Marche nel 2022 e nel 2021 in Sicilia, solo per citare i più recenti), scaricando al suolo grandi quantità di acqua.
Nonostante a aumento degli eventi meteorologici estremi, questo non significa che l’estate sarà fresca, anzi. Le proiezioni di Centrale europea per il trimestre estivo indicare la possibilità di temperature molto elevate, bruscamente interrotto da fenomeni temporaleschi legati alla Niña. Si prevede, infine, un’estate molto calda, caratterizzata da lunghe fasi di alta pressione africana, interrotte però frequentemente da pericolosi temporali intensi, soprattutto nelle regioni del Centro-Nord.

 
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