ci deve essere una pari presenza delle donne nel consiglio comunale – .

ci deve essere una pari presenza delle donne nel consiglio comunale – .
ci deve essere una pari presenza delle donne nel consiglio comunale – .

Il Forum delle Donne Forlì composto da Cgil Forlì-Cesena, Udi Unione donne in Italia Forlì, Tavolo Permanente delle Associazioni contro la violenza sulle donne forlivesi, Associazione Vocedonna, Associazione Donne ha scritto oggi domenica 16 giugno una “Lettera aperta al sindaco eletto di la città di Forlì, Gian Luca Zattini” di cui riportiamo integralmente il testo.

Si chiude un periodo lungo e complesso durante il quale il dibattito democratico è stato vivace, a tratti difficile, ma speriamo tutti di saperlo trasformare in un patrimonio di esperienze per la crescita culturale e politica di questa comunità.

Nella prefazione alla Strategia nazionale per l’uguaglianza di genere 2021-2026 si legge: “L’uguaglianza di genere è uno straordinario motore di crescita e uno dei capisaldi più rilevanti e urgenti dell’agenda di sviluppo e progresso dei Paesi: le Nazioni Unite hanno indicato Gender Equality tra i 17 Obiettivi di Sviluppo Sostenibile (SDG) per il 2030, l’Unione Europea ha promosso un Impegno Strategico sulla Parità di Genere per il triennio 2016-19 e una nuova Strategia per il quinquennio 2020-2025.”

Abbiamo deciso di scrivere questa lettera perché in questa città c’è una comunità che lavora per contribuire a perseguire questo risultato. Come gruppo di associazioni femminili o come rappresentanti del territorio desideriamo agire per il necessario cambiamento culturale e rimuovere ogni ostacolo al riconoscimento del ruolo della donna nella società, nonché alla difesa dei diritti di autodeterminazione femminile, in particolare il diritto all’aborto.

Chiediamo che il Sindaco, che presiede la Conferenza socio-sanitaria, garantisca sempre l’applicazione della legge 194, cioè la possibilità di interruzione volontaria di gravidanza in ospedale, nel rispetto dell’obiezione di coscienza, e che tuteli questo diritto fondamentale si oppone all’ingresso nelle cliniche di associazioni che fungano da condizioni colpevolizzare le donne, preservare gli spazi dedicati alla salute delle donne e all’autonomia decisionale e adoperarsi per incrementare le attività di informazione e prevenzione, prevedendo a tal fine un maggiore supporto alla consulenti.

Chiediamo il rispetto della pari quota di presenza delle donne nel consiglio comunale e negli enti pubblici aziende partecipate dal Comune. Chiediamo che il “Piano per l’uguaglianza” inserito nel programma elettorale venga attuato tempestivamente e rapidamente coalizione e lavorare sull’attuazione del “bilancio di genere” insieme alla valutazione dell’impatto dello stesso politiche pubbliche sulle condizioni di vita delle donne, aumento delle risorse di bilancio, dazione di seguito ad un’azione politica che negli ultimi cinque anni ha riconosciuto il valore del Centro Donna.

Per i prossimi cinque anni lo chiediamo rafforzare e rendere il Centro Donna uno spazio sempre più aperto a disposizione delle donne e delle diverse soggettività di cittadinanza. Chiediamo che siano sviluppate azioni per combattere la discriminazione, la violenza di genere e la violenza omo-bi-transfobica. Chiediamo lo sviluppo di servizi e politiche per combattere la fragilità sociale delle donne, in particolare delle donne migranti, e rendere possibile un reale cambiamento socio-culturale in cui le donne diventino protagoniste. A questa A questo proposito chiediamo un forte impegno propositivo da parte della Commissione Pari Opportunità, auspicandone una costante dialogo con rappresentanze e associazioni locali.

 
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