Le parole dell’Ammiraglio Martello: “Nessuna nave in transito nel 2023 avrebbe potuto passare dal ponte” (foto d’archivio)
MESSINA – La Società dello Stretto di Messina conferma quanto già comunicato: la carreggiata navigabile del ponte sullo Stretto di Messina è di 72 metri per una larghezza di 600 metri e si riduce a 65 metri, in presenza di eccezionali condizioni di intenso traffico stradale e ferroviario, assolutamente gestibili. Si tratta di un’altezza in linea o superiore a quella dei ponti esistenti sulle principali rotte marittime internazionali.
Le oscillazioni delle navi di 5/10 metri dovute al moto ondoso, ricordati da “analisi indipendenti” e riportati dai media, non trovano alcuna conferma nella realtà dello Stretto di Messina. Onde di 9 metri si sono verificate solo durante lo tsunami del 1908.
Tecniche attuali
Inoltre non viene presa in considerazione la possibilità delle navi di ridurre l’altezza dell’imbarcazione: alberi e fumaioli reclinabili, stive di zavorra per la raccolta dell’acqua di mare che abbassano la linea di galleggiamento. Operazioni che solitamente vengono effettuate da grandi navi portacontainer che accedono al Mediterraneo attraverso il Canale di Suez sotto il ponte Al Salamla cui profondità navigabile è inferiore ai 72 metri che saranno disponibili sullo Stretto di Messina.
L’Ammiraglio Nunzio Martello, Coordinatore del Tavolo Tecnico per la sicurezza della navigazione nello Stretto di Messina per la realizzazione del ponte, spiega al riguardo che: “La questione dell’autostrada navigabile del ponte sullo Stretto di Messina è stata ampiamente discussa analizzati attraverso un approfondito esame dei traffici avvenuti nello Stretto negli ultimi anni, suddivisi per diverse navi. Nessuna nave in transito nel 2023 sarebbe stata incapace di passare attraverso il ponte”.
