al via l’iter per la nuova gestione della prima spiaggia libera attrezzata – .

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Il Comune sta cercando di risolvere la questione in tempi brevi Cala Materdomini – Seaty Beach, dopo la concessione è scaduta al precedente amministratore. La Giunta, infatti, la settimana scorsa ha approvato (attraverso una delibera) un atto di indirizzo che dovrebbe portare ad un nuovo incarico, scorrendo la classifica del bando 2021.

La soluzione più rapida

Lo prevede lo stesso avviso pubblico di tre anni fa: come precisato nella delibera, si dice che “in caso di decadenza del primo aggiudicatario, procederemo a favore della seconda migliore offerta e, quindi, scorreremo la classifica, fino alla quinta migliore offerta, escluso l’originario aggiudicatario”. Tutto ciò si aggiunge anche alla stagione balneare attuale ufficialmente aperto, visto che la Regione ha approvato l’ordinanza annuale che “prevede che gli stabilimenti balneari debbano essere aperti al pubblico dal primo giugno alla seconda domenica di settembre (periodo di apertura obbligatoria)”. Da qui l’input per procedere il più velocemente possibile e procedere cercare un nuovo argomento a chi affidare la concessione e il gestione Di zona bar e ristorante, “previa conferma delle offerte formulate in sede di partecipazione alla gara, e, conseguentemente, alla successiva messa in servizio delle strutture di supporto per l’utilizzo del bene mare”. Anche per questo, quindi, l’atto della giunta comunale delega i settori Gestione del patrimonio immobiliare e Appalti e Appalti avviare tutte le procedure necessario.

Mancato pagamento delle tasse e decadenza

La revoca del precedente concessionario era stata decisa dal Comune con delibera dirigenziale del 21 maggio scorso: la decisione è arrivata, si legge nel documento, dopo unainterlocuzione di qualche settimananel corso della quale il Comune aveva impugnato non aver rispostoper la maggior parte, il compenso previsto all’istituto di Piazza Matteotti nel corso di questi tre anni (fissati in 41mila euro annui) e di non aver versato le azioni Tari. Il risultato è che la spiaggia, ancora pubblica, è ancora fruibile dai brindisini, anche senza i servizi previsti dal capitolato originario. Pur in assenza di un responsabile, però, la Teorema (la società che si occupa del servizio di igiene urbana della città) ha ricevuto istruzioni di proseguire con la pulizia delle spiagge. L’originale progetto Cala Materdomini – Seaty Beach è stato il primo di quelli voluti dall’ultima amministrazione comunale per realizzare una spiaggia pubblica attrezzata sul litorale brindisino. Un modello che è stato poi replicato in altre zone lungo la costa, dalla ex spiaggia di Saca a quella di Torre Testa. Cala Materdomini, dunque, è stata una sorta di caso studio: nel 2021 si è arrivati ​​alla decisione di predisporre il bando per la concessione, della durata di tre anni (e possibilità di proroga per altri due anni) in cui si spiegava che l’accesso alla spiaggia da parte degli utenti deve essere libero e gratuitomentre la concessione riguardava a punto di ristoro con annessi servizi igienici e una serie di pertinenze.

Una storia travagliata

Inoltre, il concessionario era tenuto al pagamento del canone, della Tari e di ogni altra imposta o contributo previsto dalla legge, alla custodia dei beni, vigilanza e tutelaIL pulizia giornaliera della spiaggiaaree verdi e strutture comunali (con relativa manutenzione), ilattivazione di un info-point, quello di un servizio di connessione wi-fi. Così il pianificazione delle attività turistiche e di carattere culturale o esperienziale. La spiaggia ha avuto una storia travagliata fin dall’inizio, dato che già nei primi mesi è nata una nuova spiaggia controversia tra gestori e Comune dopo che il primo aveva predisposto un listino prezzi per ombrelloni e lettini, che è stato poi stralciato perché l’ente ha chiarito che il lido è di uso pubblicomentre sia nel 2022 che lo scorso anno Palazzo di Città ha organizzato il rimozione delle opere non autorizzate. Nei mesi successivi all’inaugurazione è stato attivato anche un corridoio di lancio per gli sport marini, separando i praticanti dai bagnanti abituali. Tuttavia, la scorsa estate sono scomparsi gli spazi riservati a canoe, SUP e kayak. L’intera zona, tra le più suggestive della città tanto da essere uno dei principali punti di attrazione tra gli anni ’50 e ’60, è al centro di una serie di interventi per il rilancio ma soffre quindi di alcuni problemi che non ne permettono il pieno utilizzodalle problematiche sorte a causa dei lavori al Castello Alfonsino, chiuso dalla scorsa estate, all’allungarsi dei tempi per il progetto relativo alla ristrutturazione dell’ex Pic-Nic, uno dei locali simbolo del Toast quale era.

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Giornale pugliese

 
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