«Si può perdere ma non essere umiliati dalle istituzioni» – La Diretta 1993 Notizie Bisceglie – .

«Si può perdere ma non essere umiliati dalle istituzioni» – La Diretta 1993 Notizie Bisceglie – .
«Si può perdere ma non essere umiliati dalle istituzioni» – La Diretta 1993 Notizie Bisceglie – .

«Si può perdere, ma non essere umiliati dalle istituzioni. Nell’assoluto e assordante silenzio della politica e delle istituzioni locali – scrive il consigliere comunale dell’opposizione Francesco Spina -, non posso ignorare alcune brevi considerazioni: il Bisceglie Calcio, in questo momento, è l’unico fenomeno sociale capace di scuotere le emozioni della nostra comunità. In assenza di manifestazioni popolari importanti, la nostra città appare sonnolenta e senz’anima e, solo con gli eventi legati al Bisceglie calcio, si registrano momenti di commozione collettiva e di passione popolare. Anche in questa parte finale della stagione calcistica, la città ha dimostrato di saper rispondere, con i suoi splendidi tifosi e la loro passione, ai buoni risultati che stavano portando alla vittoria del campionato di eccellenza e alla promozione in Serie D.
Ho vissuto con mio padre da capitano nel 1975 e da sindaco al Flaminio di Roma, in una splendida finale Bisceglie-Pisa, le gioie più grandi per due storiche promozioni in Serie D e poi quella straordinaria in Serie C. La sconfitta di ieri a Maiori è una battuta d’arresto ma non deve scoraggiarci. In ogni caso, noi tifosi restiamo tutti con un dubbio: cosa sarebbe successo se la partita di ieri si fosse giocata in condizioni normali, con i tifosi del Bisceglie presenti a sostenere la propria squadra o in uno stadio più adatto ad una finale di questo livello?
Per chi ha giocato a calcio è facile capire che la surreale partita di ieri è stata sicuramente influenzata dalla sfortunata situazione di farla disputare solo con la presenza dei tifosi avversari. Non ricordiamo finali giocate in queste condizioni, ma purtroppo la “debolezza politica” della nostra città si vede spesso in queste occasioni in cui gli interessi di Bisceglie vengono calpestati senza iniziative e legittime reazioni istituzionali da parte dei rappresentanti comunali. Cosa avrebbero dovuto fare? Semplicemente il loro dovere: tutelare la città chiedendo lo spostamento della partita in una sede adatta alla presenza dei tifosi del Bisceglie. Non chiedevamo il miracolo, ma il salario minimo. Lo meritavano i giocatori, lo meritava la società, lo meritavano i tifosi che per tutta la stagione hanno sognato i colori stellati neroblù. Eppure niente.
“La vittoria ha cento padri, la sconfitta è orfana, questo noto aforisma attribuito da alcuni a John Keats illustra in modo esemplare quanto accaduto ieri. E, purtroppo, ancora una volta Bisceglie si è rivelata orfana delle istituzioni. Quelle stesse istituzioni che avrebbero dovuto insorgere per non permettere che la finale si giocasse a Maiori, senza il sostegno dei suoi tifosi.
Dobbiamo in ogni caso ripartire e ringraziare la società, gli allenatori, i collaboratori, i giocatori e gli splendidi tifosi, che ieri hanno dovuto subire non solo il dolore della sconfitta, ma anche l’umiliazione di non poter sostenere la vostra squadra in finale e di essere discriminato in modo inaccettabile.
La sconfitta si può accettare, fa parte dello sport. L’umiliazione di essere estromessi dallo stadio della finale che ha coinvolto la propria squadra è inaccettabile e offende la città intera, così come l’indolenza e il silenzio assordante dei rappresentanti comunali”.

 
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