Bari, 17 giugno. (askanews) – La centralità assunta dal tema del cambiamento climatico, della sostenibilità e della tutela dell’ambiente nel dibattito globale rappresenta un elemento sempre più importante della politica estera italiana e del suo sistema industriale del riciclo e delle tecnologie rinnovabili nazionali. Di questo e di Piano Mattei si è parlato a Bari al convegno “L’Italia, il cuore verde del Mediterraneo”, promosso da Globe Italia al Teatro Petruzzelli. “L’obiettivo che ci siamo posti nell’essere qui oggi – dice ad askanews Simona Fontana, direttore generale del Conai – è proprio quello di dare la nostra piena disponibilità nell’esportare competenze, esperienze e valori che sono stati generati grazie all’economia circolare, affinché tutti i paesi del Mediterraneo possano realizzare e migliorare la tutela dell’ambiente. Sappiamo che i Paesi nordafricani hanno una gestione dei rifiuti ancora orientata alle discariche, spesso incontrollate. Abbiamo una posizione di leadership in Europa nella gestione dei rifiuti, in particolare quelli di imballaggio, e vogliamo mettere a disposizione la nostra esperienza per aiutare questi Paesi a fare passi avanti, contribuendo complessivamente a migliorare l’ambiente che è un bene prezioso per tutti”. Il nostro Paese è protagonista nei principali forum internazionali dedicati al tema, da cui emergerà l’effettivo livello di ambizione della comunità internazionale verso una sfida globale sempre più rilevante. “Corepla – aggiunge Giuseppe Ciraolo, responsabile relazioni istituzionali di Corepla – è al fianco del Ministero dell’Ambiente per mettere a disposizione le proprie competenze in materia di riciclo degli imballaggi in plastica. Siamo convinti che l’eccellenza italiana nel riciclo sia una risorsa preziosa per il piano Mattei”. L’obiettivo è anche quello di avere per l’Italia una strategia a lungo termine che guardi all’Africa come una grande opportunità. “Il piano Mattei ha grandi potenzialità – ha concluso Giuseppe Moles, amministratore delegato di Acquirente Unico – e offre un grande valore perché mette finalmente a sistema una serie di programmi di medio-lungo periodo e quindi crea quell’organicità che è ciò che serve nella cooperazione e nello sviluppo, perché spesso in in passato ci sono stati interventi non inseriti in un quadro sistematico. La cabina di regia che si crea con il progetto Mattei, in realtà, dà questa organicità”.
