di Massimo Dalla Torre
Con l’avvicinarsi del ballottaggio che deciderà chi governerà Campobasso per i prossimi cinque anni, il chiacchiericcio politico tra i due diversi contendenti aumenta ancora di più. cosa che interessa sempre meno a chi domenica e lunedì prossimi si recherà alle urne per esprimere la propria preferenza verso quel candidato o un altro.
Dimostrazione che la politica non interessa più a nessuno, ecco perché i divagamenti dei candidati sindaco stancano per l’accumularsi di dichiarazioni visto che le allegre comari di Windsor di shakespeariana memoria trovano il tempo che trovano.
Un chiacchiericcio che stanca, per fortuna non tutti, su cui aleggia ancora una volta l’astensionismo causato tra l’altro dall’immobilismo di chi considera gli elettori “botifici”, un epiteto che i cittadini non vogliono, utilizzato da diversi esponenti politici per rafforzare lo status in cui ci troviamo per ottenere consensi senza dare nulla in cambio, ne sono una chiara dimostrazione i vari accordi consortili, con la firma di documenti talvolta falsi che portano firme che, a dire il vero, sono semplici tratti della penna senza alcun valore morale e materiale. strumenti utilizzati come esche, per chi fa a gara per farsi un selfie con chi molto spesso e falsamente, subito dopo le elezioni, non conosce più la posizione politica, dove si candida, il che è dannoso per una realtà’ come Campobasso, purtroppo, considerata una terra di conquista, il che è negativo perché, finito l’evento elettorale, tutto torna nell’oblio, tanto che ne riparleremo la prossima volta, per questo sarebbe meglio staccare il cordone ombelicale con chi con parole melliflue dite “sono qui per sapere di cosa avete bisogno” oppure “non preoccupatevi, faremo di tutto perché la città cambi aspetto”.
