Diesel e benzina con numero di ottano inferiore e alterati, ingente sequestro al distributore in provincia di Como – .

Benzina e gasolio con ottano inferiore a quelli dichiarati e con punto di infiammabilità inferiore al valore legale: sigillature su 25 dispenser in un distributore in provincia di Como dalla Guardia di Finanza. I finanziatori del Gruppo Como hanno effettuato una serie di controlli sulla conformità e sulla sicurezza dei prodotti messi in vendita dai distributori stradali e autostradali della provincia.

Durante le attività, oltre a controlli sulla correttezza della quantità di carburante erogato alla pompa, compresi specifici controlli di qualità sui numerosi campioni prelevati direttamente dagli ugelli erogatori degli impianti ed inviato per analisi al Laboratorio Chimico dell’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli di Milano. La selezione dei distributori da sottoporre a controllo effettuata dalla Guardia di Finanza ha quindi consentito di individuare a anomalia significativa nella composizione chimica di uno dei campioni prelevati: il carburante analizzato, infatti, presentava caratteristiche chimiche alteraterisultante probabilmente misto. È stata quindi predisposta una specifica attività congiunta dalle Fiamme Gialle e dall’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli di Como nei confronti dell’impianto sospettato di commercializzare prodotti energetici non conformi.

Nel corso del sopralluogo, i finanzieri e i doganieri hanno effettuato ulteriori campionamenti presso il distributore e, per garantire la tempestività dell’intervento, hanno impiegato il laboratorio chimico mobile ADMattraverso il quale è stato possibile effettuare le analisi, in tempo reale, direttamente nell’area di servizio.

Una volta ottenuti i primi risultati e constatata l’irregolarità dei prodotti, i campioni sono stati immediatamente inviati al Laboratorio Chimico di Milano che ha eseguito con una procedura d’urgenza nuove analisi. Le irregolarità sono state confermate con particolare attenzione ai risultati relativi caratteristiche chimiche del gasolio stoccato; è stato infatti riscontrato un punto di infiammabilità di 40°C, quando la norma prevede che non debba mai essere inferiore a 55°C. Il punto di infiammabilità è la temperatura al di sopra della quale il liquido rilascia vapore sufficiente per creare una miscela infiammabile con l’aria, mentre al di sotto di essa il vapore che si forma è ancora insufficiente per creare una miscela infiammabile; più basso è il punto di infiammabilità, più facilmente si forma il vapore a temperature normali e maggiore è il rischio che si incendi durante il trasporto.

Le analisi della benzina hanno consentito di accertare che il prodotto era stato messo in vendita con un numero di ottano inferiore a quello dichiarato. La benzina con ottani più alti, o Premium, è in grado di ottimizzare le prestazioni dell’auto, pulisce il motore e produce meno emissioni nocive ma, in questo caso specifico, il carburante messo in vendita, ad un prezzo più elevato, non aveva le caratteristiche attese.

I prodotti sottoposti a sequestro, di qualità inferiore a quella dichiarata, pur non provocando anomalie immediate di funzionamento dei veicoli con il loro uso prolungato avrebbero comunque potuto danneggiare i motori e produrre emissioni di gas di scarico più inquinanti.

Al termine dell’attività sono stati sigillati 25 erogatori e sono stati sequestrati e giudicati non conformi 4 serbatoi contenenti 27.000 litri di gasolio per autotrazione e 1.000 litri di benzina “100 ottani”. Il legale rappresentante dell’impianto di distribuzione, del quale, allo stato attuale delle indagini, è stato denunciato per “frode nell’esercizio del commercio” e per “detenzione o impiego di prodotti ottenuti da lavorazione clandestina o miscelazione non autorizzata”.

 
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