tasso di occupazione dei laureati parmensi migliore della media nazionale – .

tasso di occupazione dei laureati parmensi migliore della media nazionale – .
tasso di occupazione dei laureati parmensi migliore della media nazionale – .

Il tasso di occupazione delle laureate e dei laureati dell’Università di Parma a uno e cinque anni dal conseguimento del titolo è superiore alla media nazionale.

Molto elevato anche il livello complessivo di soddisfazione per l’esperienza universitaria (89,6%).

Lo afferma il Rapporto 2024 sul profilo e la condizione occupazionale dei laureati e delle laureate del Consorzio interuniversitario AlmaLaurea, presentato nei giorni scorsi.

I dati del Rapporto 2024 dicono che il 50% dei laureati 2023 (triennali e magistrali) coinvolti nell’indagine proviene da fuori regione.

L’età media alla laurea è di 25,5 anni (24,3 anni per le lauree di primo livello e 26,8 anni per le lauree magistrali biennali), il voto medio di laurea è 102,8 (99,8 per le lauree di primo livello e 106,0 per le lauree magistrali biennali) . Il 65,6% delle laureate e dei laureati termina il percorso universitario: in particolare è il 63,8% per le lauree triennali e il 69,9% per le magistrali biennali.

L’89,6% delle laureate e dei laureati parmensi è soddisfatto dell’esperienza universitaria appena conclusa e il 70,3% sceglierebbe nuovamente lo stesso corso e la stessa Università.

I dati si concentrano sull’analisi delle performance dei laureati di primo e secondo livello laureati nel 2022 e intervistati a un anno dalla laurea e su quelle dei laureati magistrali laureati nel 2018 e intervistati dopo cinque anni.

Per quanto riguarda le laureate e le laureate triennali, il Rapporto rileva che a un anno dalla laurea il tasso di occupazione è pari al 79,1%, cinque punti superiore alla media nazionale (74,1%).

Lo stipendio è in media di 1.408 euro netti al mese.

In termini di efficacia del titolo (che coniuga il requisito della laurea per svolgere il lavoro svolto e l’utilizzo, sul posto di lavoro, delle competenze apprese in ambito universitario) il 61,7% degli uomini e delle donne occupate ritiene il titolo molto efficace o efficace per il lavoro svolto. Più nel dettaglio, il 56,1% dichiara di utilizzare in misura elevata nel proprio lavoro le competenze acquisite all’università.

Per quanto riguarda le laureate del 2022 intervistate ad un anno dal conseguimento del titolo, il tasso di occupazione è del 78,4% (77,1% per le magistrali biennali e 83,5% tra le magistrali a ciclo unico), quasi tre punti in più rispetto alla media nazionale ( 75,7%).

Lo stipendio è in media di 1.454 euro netti al mese (1.381 euro per le lauree magistrali biennali e 1.720 euro per le magistrali a ciclo unico).

Il 70% degli uomini e delle donne occupate ritiene la laurea conseguita molto valida o efficace per il lavoro che sta svolgendo (64% per le lauree magistrali biennali e 92,0% per le lauree magistrali a ciclo unico); inoltre, il 61,1% dichiara di utilizzare in misura elevata nel proprio lavoro le competenze acquisite durante gli studi (55,8% tra i laureati magistrali biennali e 80,3% tra i laureati magistrali a ciclo unico).

Per quanto riguarda le laureate del 2018 intervistate a cinque anni dal conseguimento del titolo, il tasso di occupazione è pari al 91,7% (90,9% per le lauree magistrali biennali e 93,4% per le lauree magistrali a ciclo unico), superiore di oltre 3 punti e mezzo rispetto al dato media nazionale (88,2%).

Gli stipendi raggiungono una media di 1.764 euro netti al mese (1.704 per le lauree magistrali biennali e 1.880 per le lauree magistrali a ciclo unico). Il 75,7% delle donne e degli uomini occupati ritiene la laurea conseguita molto efficace o efficace per il lavoro svolto (67,2% per le magistrali biennali e 92,4% per le magistrali a ciclo unico); Il 67,2% dichiara di utilizzare in misura elevata nel proprio lavoro le competenze acquisite in ambito universitario (60,0% per le lauree magistrali biennali e 81,7% per le lauree magistrali a ciclo unico).

 
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