“Il motopontone Vigliena al porto di Ancona. 2 anni fa eseguiva la messa in sicurezza della falesia di Capo Colonna” – .

“Il motopontone Vigliena al porto di Ancona. 2 anni fa eseguiva la messa in sicurezza della falesia di Capo Colonna” – .
“Il motopontone Vigliena al porto di Ancona. 2 anni fa eseguiva la messa in sicurezza della falesia di Capo Colonna” – .

Il motopontone Vigliena è arrivato in serata ad Ancona per la sosta notturna, diretto ai cantieri di Chioggia per le necessarie manutenzioni.

Al comando anche oggi come nel 2019 c’era il comandante Baldassini Marco, quando l’unità navale ha effettuato il dragaggio all’interno del porto di Ancona alle banchine 16 e 17 di fanghi potenzialmente inquinati che sono stati trasportati nella cisterna bonificata nei pressi del fosso Conocchio.

La Vigliena è un pontone unico nel suo genere, era una nave da carico con stiva centrale ed è stata adattata a motopontone con l’installazione di una gru Ruston con portata massima di 40 tonnellate; proprio la caratteristica di avere una tenuta ermetica consentiva di trasportare i fanghi nella vasca bonificata senza perdere nulla in mare durante la navigazione.

Con una lunghezza di 41 metri, una larghezza di 9 metri e un pescaggio massimo di 2,4 metri a pieno carico (350 tonnellate = 10 camion) è stata l’unica nave militare in grado di effettuare le misure di sicurezza sul promontorio di Capo Colonna a Crotone, nel 2022, in quanto la sua linea affusolata di nave ed il basso pescaggio soprattutto a prua, circa 1 metro, gli permettevano di caricare i massi da posizionare direttamente dalla spiaggia, potendo avvicinarsi al promontorio senza creare pericolo alla fondali marini e il loro habitat, data la presenza di un porto turistico protetto.

Considerando che anche la falesia del Monte Conero necessita di essere messa in sicurezza e che le spiagge di Portonovo e Sirolo necessitano di materiale continuo per il suo ripascimento, forse un futuro utilizzo di questo motopontone potrebbe essere opportuno sia per il trasporto di mare di ghiaia che per il posizionamento di rocce protettive.

A Crotone, sotto la supervisione del Ministero dei Beni Culturali e in collaborazione con il nucleo Carabinieri subacquei di Messina, reparto tutela patrimonio culturale, sono state recuperate alcune mura di epoca romana cadute a causa dell’erosione. “È stato un lavoro davvero gratificante per la sua riuscita ma soprattutto sono orgoglioso di essere stato al comando della Vigliena durante quelle operazioni” conclude Baldassini.

 
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