Amnesty International e la Giornata mondiale del rifugiato il 20 giugno. Anche a Piacenza l’organizzazione umanitaria ha preparato, in collaborazione con Cgil e Cinemaniaci, una serie di eventi presso la Camera del Lavoro (via 24 Maggio 18). «Un importante momento di riflessione e confronto sulla condizione delle persone migranti in Italia e in Europa, i cui diritti umani sono spesso violati da un’Europa che costruisce muri invece di accogliere ed esternalizza confini e procedure, spogliandosi di ogni responsabilità in materia», Lo spiegano i promotori piacentini.
Gli appuntamenti
Mercoledì Il 19 giugno, alle 20,30, sarà proiettato il documentario “Trieste è bella di notte”, di Andrea Segre, Stefano Collizzolli E Matteo Calore, distribuito da ZaLab Film e con il patrocinio di Amnesty International Italia; è un film documentario che dà voce ai rifugiati e ai migranti, soprattutto asiatici, che arrivano al confine tra Italia e Slovenia dopo aver percorso la famigerata “rotta balcanica”;
Venerdì Il 21 giugno, alle 18, la presentazione del libro “Chiusiinterno. I campi di confinamento nell’Europa del XXI secolo”, che vedrà l’intervento di Paolo Pignocchi del Coordinamento Europeo Amnesty International Italia; Di Michela Cucchetti, avvocato esperto in diritti dei migranti; Di Michele Rossi, direttore del Centro Immigrazione, Asilo e Cooperazione Internazionale di Parma; e di Roberto Magni, di Fiorenzuola Oltre i confini. Il libro si propone di rispondere a domande cruciali attraverso un’indagine approfondita delle politiche europee in materia di asilo e immigrazione.
Per farti riflettere e…
Ha a che fare con «di eventi significativi, con i quali Amnesty vuole non solo riflettere e far riflettere i cittadini sulla condizione delle persone migranti, costantemente private della loro dignità e dei loro diritti; ma anche ribadire il proprio impegno a sostegno e tutela dei diritti delle persone migranti, chiedendo che siano adottate politiche volte a salvaguardare chi cerca sicurezza; nonché politiche giuste, basate sulla condivisione delle responsabilità, sui diritti umani, sulla sicurezza globale e che combattano ogni forma di sfruttamento, segregazione e discriminazione”.
Pratiche come «la cancellazione del diritto d’asilo, i respingimenti alle frontiere esterne dell’Unione europea, le “riammissioni” alle frontiere interne… sono ancora oggi pratiche illegittime e sistematiche, che l’Ue vorrebbe far diventare la “nuova normalità”; una “normalità” alla quale Amnesty International si oppone fermamente e alla quale dovrebbero opporsi tutti coloro che vogliono che l’Europa smetta di “morire alle sue frontiere” e adotti politiche di respingimento dei migranti che li riducano a non-persone”, conclude il nota dei promotori degli eventi piacentini.
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